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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 17:19.
Solo un anno prima, nel 1985, una tremenda scossa di terremoto aveva sconvolto il Messico, paese destinato ad ospitare il mondiale del 1986. La forza e l'orgoglio del paese centro americano fanno però si che la rassegna si svolga regolarmente. L'Italia si presenta da campione in carica, con il ct Bearzot che innesta nel gruppo vincente del 1982 alcuni giovani promettenti: Gianluca Vialli, attaccante della Sampdoria e Nando De Napoli, perno del centrocampo dell'Avellino. Ci sono anche Tricella, Di Gennaro e Galderisi, freschi del titolo di campioni d'Italia col Verona di Bagnoli.
La storia però non si ripete e l'Italia fatica in maniera incredibile nel girone di qualificazione: all'esordio è 1-1 con la Bulgaria. Stesso risultato con l'Argentina di Maradona e passaggio del turno conquistato solo dopo il soffertissimo 3-2 contro la Corea del Sud.
Il 17 giugno 1986 sfidiamo la Francia di Platini a Città del Messico: Bearzot sceglie di rinforzare il centrocampo per contenere le iniziative transalpine, ma è tutto inutile. Platini e Stopyra firmano il 2-0 e l'eliminazione dell'Italia. Con questa partita termina la storia di Bearzot e del gruppo campione del 1982: per non tradire i suoi ragazzi, che tanto gli avevano regalato nell'edizione precedente, il tecnico friulano è affondato da grande condottiero al comando della sua nave.
Il mondiale del 1986 è però ricordato come quello di Diego Maradona: già idolo di Napoli, Maradona trascina l'Argentina di Bilardo e la guida verso la finale. Nei quarti di finale, durante la gara contro l'Inghilterra, Diego realizza una rete di mano, anticipando con un pugno l'uscita del portiere inglese Shelton. E' il 51', l'arbitro non si accorge di nulla e incredibilmente la rete. "E' stata la mano di Dio", commenterà poi sarcasticamente Maradona che, tre minuti più tardi, realizzerà la rete più bella della storia dei mondiali. Partito dalla tre quarti difensiva, Maradona dribbla mezza squadra inglese, portiere compreso, siglando la rete del 2-0. L'Argentina vince e in semifinale, ancora grazie ad una doppietta di Maradona, stende il sorprendente Belgio.
In finale vanno Argentina e Germania Ovest, quest'ultima dopo aver battuto la Francia in semifinale. Brown e Valdano siglano il 2-0, quindi i tedeschi rimontano grazie a Voeller e Rummenigge. Ci pensa ancora Maradona: lancio perfetto per Burruchaga e rete del titolo per gli argentini, con Maradona che può alzare al cielo la Coppa del mondo.