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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 17:15.
Dopo l'edizione brasiliana del 1950, la Coppa Rimet torna in Europa: nel 1954 è la Svizzera ad organizzare la rassegna continentale. Dopo la divisione del paese nel 1949, la Germania Ovest fa il suo esordio in una manifestazione mondiale. Oltre che per i mondiali, quell'anno entra nella nostra storia per l'arrivo, il 3 gennaio, di un elettrodomestico sorprendente e ancora un po' ingombrante, ma del quale le famiglie italiane non potranno più fare a meno: la televisione.
Quella del 1954 è quindi la prima edizione di un campionato mondiale trasmesso in diretta televisiva: durante la rassegna, il costo dei televisori sale da 20 a 60 mila lire e i locali pubblici che ne hanno uno vengono presi d'assalto da chi vuole tentare di vedere in diretta la squadra azzurra.
Milioni di italiani possono dunque assistere alla debacle della squadra azzurra, affidata all'ungherese Lajos Czeizler. Nella gara d'esordio al Losanna, l'Italia perde contro i padroni di casa per 2-1, con l'arbitro che annulla un gol a Lorenzi per un fuorigioco per lo meno dubbio. Lo stesso Lorenzi con Pandolfini, Galli e Frignani sigla il 4-1 sul Belgio, ma l'Italia per passare al turno successivo deve affrontare nuovamente i padroni di casa nello spareggio: il 23 giugno a Basilea gli elvetici hanno la meglio per 4-1, decretando la fine del mondiale azzurro.
La rassegna però continua ad offrire spettacolo e gol: l'Ungheria di Puskas che appena un anno prima aveva umiliato gli inglesi per 6-3 nel tempio di Wembley, vola in finale dopo aver superato il Brasile per 4-2 nei quarti e, con lo stesso punteggio ma dopo i supplementari, l'Uruguay campione in carica in semifinale.
Il 24 luglio del 1954 allo stadio di Berna, gli ungheresi trovano in finale la Germania Ovest, già battuta per 8-3 nel girone di qualificazione. Dopo 9' l'Ungheria è già in vantaggio per 2-0 con Puskas e Czibor. Per il titolo sembra una formalità anche quando la Germania Ovest accorcia le distanze grazie a Morlock al 10'. L'Ungheria, però, perde lucidità, con Puskas infortunato e ai margini del campo, visto che non si poteva sostituire per regola il giocatore infortunato. La Germania pareggia al 18' con Rahn, che realizzerà poi il gol partita a sei minuti dalla fine.
Dopo un mese dal trionfo mondiale dei tedeschi occidentali, molti rappresentanti di quella squadra contrassero una misteriosa forma di epatite. Qualcuno ancora oggi, guardando a questo fatto, parla di una prima forma di doping, mentre i più sono concordi nel considerare quel titolo mondiale come un primo segnale di rinascita della Germania dopo la guerra mondiale e il nazismo.