Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 17:01.
L'Australia, anche grazie ai vivaci rapporti commerciali con la Cina e alla grande richiesta per le sue importanti ricchezze minerarie, è uno dei pochissimi paesi sviluppati capaci di attraversare la crisi economico-finanziaria globale senza entrare in recessione. L'estrazione del petrolio sia piuttosto modesta, ma l'Australia è tra i principali produttori di carbone del mondo e nel suo sottosuolo ci sono giacimenti di molti altri minerali (diamanti, lignite, oro, ferro, manganese, oltre al 40 per cento delle riserve mondiali di uranio). Il settore agricolo è molto produttivo e garantisce anche fiorenti esportazioni.
Si coltivano frutta (arance, mele, banane, manghi) e ortaggi (patate, carote, pomodori). Di grande rilievo anche le piantagioni di tabacco e la viticoltura: l'Australia è uno dei paesi emergenti nella produzione di vini ed è riuscita a penetrare anche l'esigente mercato europeo. L'allevamento di ovini mantiene l'Australia al primo posto tra i produttori di lana.
Uno dei settori industriali di maggiore importanza è quello agroalimentare. Il settore tessile, invece, che pure ha visto nascere in Australia anche marchi molto noti per l'abbigliamento sportivo come Billabong e Quiksilver (ma quest'ultima ha da anni il suo quartier generale negli Stati Uniti), è in costante flessione e molte aziende hanno delocalizzato la produzione in Cina e in altri paesi asiatici. Diffuse anche l'industria chimica e la cantieristica navale. Mentre la Mitsubishi ha cessato da qualche anno di costruire veicoli in Australia, il comparto automobilistico può ancora contare su fabbriche della General Motors-Holden, della Ford e della Toyota. Il settore dei servizi, come in ogni altro paese ad alto sviluppo, occupa la gran parte della popolazione attiva australiana. Il turismo, già consistente, è in costante crescita negli ultimi anni.