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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 17:00.
Calcisticamente indipendente, l'Inghilterra è politicamente ed economicamente inserita con Scozia, Galles e Irlanda del Nord, nel Regno Unito. Il congiunto delle quattro aree ha conosciuto nel 2009 una recessione pari al 4,9 per cento del Prodotto interno lordo. La ripresa, benché lenta, sembra essere iniziata già negli ultimi mesi dell'anno scorso. La Gran Bretagna, che pure ha allevato in culla la rivoluzione industriale, negli ultimi decenni ha vissuto un fenomeno di profonda terziarizzazione. I servizi rappresentano circa il 70 per cento del Pil.
Londra è una delle principali piazze finanziarie del mondo ed è la capitale europea del settore bancario e assicurativo. L'agricoltura, che impiega poco più dell'uno per cento della forza lavoro, garantisce oltre la metà del fabbisogno alimentare interno. Alla coltivazione dei cereali si affianca quella delle patate e della barbabietola da zucchero. Maggiormente redditizio è l'allevamento di ovini, suini e bovini, che consente anche l'esportazione di carni e di lana, di cui il Regno Unito è il sesto produttore al mondo. Ingente l'estrazione del petrolio nel Mare del Nord, ma consistenti anche le riserve di gas naturale e di carbone.
Il panorama industriale ha visto un calo delle fabbriche, in particolare nel settore meccanico, anche se rimangono attivi numerosi stabilimenti di importanti case automobilistiche come la Bmw (che costruisce nel Regno Unito Mini e Rolls-Royce), l'indiana Tata (proprietaria dei marchi Jaguar e Land Rover), e la General Motors (che in Inghilterra utilizza il marchio Vauxhall). Nel paese sono presenti anche raffinerie, cementifici, industrie siderurgiche, industrie tessili – con marchi del lusso come Burberry – fabbriche che operano nel settore aerospaziale e importanti cantieri navali.
Nel ramo agroalimentare hanno particolare rilievo e antica tradizione i birrifici e le distillerie: molti dei marchi più prestigiosi sono controllati da colossi del settore beverages come Diageo che con circa trenta distillerie è leader mondiale nella produzione di whiskey.