Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2010 alle ore 16:59.
Meno quattro per cento: questa la contrazione del Prodotto interno lordo olandese nel 2009. Più rosea, anche se non entusiasmante, la prospettiva per il 2010 che dovrebbe chiudersi, secondo le previsioni, con un incoraggiante +1,3 per cento. L'80 per cento dei lavoratori olandesi è impiegato nel settore dei servizi, eppure l'agricoltura e soprattutto l'allevamento, benché impieghino pochissimi addetti (meno del 2 per cento della popolazione attiva), mantengono una discreta importanza.
Accanto alla coltivazione di cereali, patate e barbabietole, mantiene un posto di rilievo un'attività tradizionale del paese come la floricoltura. Dal comparto zootecnico deriva una consistente produzione di latte e soprattutto di formaggi, di qualità spesso non altissima ma di altissima esportabilità. Dal sottosuolo si estraggono gas naturale e petrolio. Oltre alle raffinerie (nei Paesi Bassi ha sede una delle principali società petrolifere del mondo, la Royal Dutch Shell), l'industria olandese conta sul settore siderurgico e tessile, oltre che su fabbriche di automobili e di veicoli ferroviari e sulla cantieristica navale.
I Paesi Bassi sono sede di grandi gruppi che operano in vari settori: la Heineken produce birra in stabilimenti sparsi in tutto il mondo e possiede vari marchi tra cui Cruzcampo e Birra Moretti; la Unilever, colosso dell'alimentazione, dei detersivi e dei prodotti cosmetici, possiede una lista sterminata di brands; la Philips ha un posto di rilievo nel settore elettronico. Grazie a un'efficace e intensissima campagna pubblicitaria, negli ultimi anni ha acquisito grande notorietà anche la banca online ING Direct, appartenente al gruppo bancario e assicurativo olandese ING.