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Questo articolo è stato pubblicato il 28 ottobre 2010 alle ore 18:56.

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Regole per i curriculum in tempo di crisi (CORBIS)Regole per i curriculum in tempo di crisi (CORBIS)

Esiste il curriculum vitae perfetto?
Esiste una formula magica per scrivere un curriculum vitae (cv) nel modo migliore? In periodo di crisi come l'attuale c'è un cv perfetto che ha più chance di altri o più efficace di altri? La redazione di un cv è un momento così importante nella ricerca del primo lavoro o di una nuova occupazione che tutti vorrebbero avere la "scatola magica"per essere convocati subito per un colloquio. E già ottenere il colloquio è un primo successo da non sottovalutare specie nel momento attuale dove le opportunità sono poche e non sempre in linea con le proprie aspettative.

Il curriculum è uno strumento importante ai fini della selezione: racconta chi sei, cosa hai fatto, quali sono le tue capacità, le tue aspettative, le tue ambizioni. E in tempo di crisi acquisisce un valore ancora più strategico. Deve essere fatto bene, con grande attenzione, per convincere l'azienda a investire su una nuova figura professionale. Il candidato deve saper dimostrare che è un risorsa utile, preziosa, che può apportare all'azienda un contributo positivo in tempi turbolenti, che può offrire qualcosa in più degli altri. E spesso non è solo questione di qualche competenza in più, è la passione che si mette nelle cose, è l'empatia che serve per capire gli altri, è lo stile con cui ci si relaziona, è la voglia di sfidarsi, di mettersi o rimettersi in gioco.

Sgombriamo il campo da un equivoco di fondo in cui cade chi è alla ricerca di un lavoro: non esiste un curriculum perfetto! Diciamo che ne esistono tanti, di vario tipo, diversi a seconda del candidato, del suo profilo professionale, dell'azienda per la quale si candida, del contesto nel quale intende inserirsi.

E' importante partire dalla singola offerta di lavoro per riformulare il percorso di studi, di esperienze lavorative, di obiettivi professionali, cercando di enfatizzare, senza esagerare, tutti quegli aspetti che potrebbero costituire il contributo distintivo che il candidato potrebbe apportare in quella determinata azienda o in quel determinato ruolo. In definitiva il suo valore aggiunto. Un valore del tutto personale che lui e solo lui può dare. Tutto questo va espresso, comunicato bene nel cv e nella lettera di presentazione. E' utile chiedersi cosa il candidato può offrire in più rispetto agli altri candidati?

Operazione self-marketing
Fare marketing di se stessi o in parole povere "sapersi vendere" è un dovere verso se stessi, è consapevolezza di ciò che siamo, delle nostre attitudini, delle nostre capacità, è valorizzare i nostri talenti. In definitiva, è far emergere e quindi comunicare bene il valore aggiunto individuale che si è in grado di offrire al nostro potenziale datore di lavoro, cercando di volta in volta di "stressare di più o di meno" aspetti più coerenti con il profilo richiesto. E' una operazione che richiede tempo, attenzione, pazienza, non certo fretta, improvvisazione, pressappochismo.

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