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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2011 alle ore 12:02.

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La sede Eni di Milano (Fotogramma)La sede Eni di Milano (Fotogramma)

Un uomo nuovo per ognuno dei maggiori gruppi pubblici con il vertice in scadenza. È questa la scelta del governo per i rinnovi dei consigli di amministrazione di Eni, Enel e Finmeccanica, che è stata ufficializzata in serata dal ministero dell'Economia, dopo la chiusura della Borsa. La sorpresa - emersa dopo le febbrili consultazioni del fine settimana fra il ministro Giulio Tremonti, il sottosegretario Gianni Letta e il pressing della Lega - è la scelta di Giuseppe Recchi, manager a capo del colosso americano General Electric per il Sud Europa, nato nel 1964.

Recchi presidente dell'Eni, Colombo all'Enel
Recchi è stato scelto come nuovo presidente dell'Eni, al posto di Roberto Poli, classe 1938, che uscirà di scena dopo nove anni di presidenza della prima società italiana per valore di Borsa. L'altra novità è la promozione di Paolo Andrea Colombo, nato nel 1960, commercialista milanese consulente di molte famiglie del capitalismo italiano (tra cui Moratti, Cabassi, Romiti, è tra l'altro nel cda di Mediaset, il gruppo televisivo controllato da Silvio Berlusconi), che andrà alla presidenza dell'Enel, al posto di Piero Gnudi, classe 1938, in uscita dopo nove anni al vertice, che era sostenuto dall'Udc. Colombo sembrava destinato alla presidenza dell'Eni, di cui è consigliere d'amministrazione per il Tesoro dal 2008 ed è stato per sei anni nel collegio sindacale. Alla fine invece c'è stato un cambio di destinazione.

Orsi ad di Finmeccanica, Guarguaglini resta solo presidente
La terza novità è la promozione ad amministratore delegato unico di Finmeccanica di Giuseppe Orsi, ora a capo di AgustaWestland, l'azienda con i migliori risultati economici e commerciali del gruppo aerospaziale. Ingegnere, nato a Piacenza nel 1945, Orsi ha avuto il sostegno della Lega, non perché sia un militante del Carroccio, ma perché l'Agusta ha gli stabilimenti italiani principali in provincia di Varese. Pier Francesco Guarguaglini, nato nel 1937, da nove anni presidente e amministratore delegato di Finmeccanica con pieni poteri, manterrà la presidenza. Potrebbe avere deleghe sulle strategie e i rapporti internazionali, ma queste saranno definite dopo la nomina del nuovo cda, nell'assemblea del 4 maggio e dovranno tener conto dell'operatività del nuovo amministratore delegato. L'arrivo di Orsi dovrebbe segnare per Guarguaglini un ridimensionamento più marcato in relazione ad altre candidature interne al gruppo. Rispetto alle quali il manager dell'Agusta è più conosciuto nel mondo dell'aerospazio e difesa, La presidenza a Guarguaglini è comunque un riconoscimento all'attuale numero uno per i suoi rapporti nel mondo militare e internazionale, fino agli Stati Uniti.

Confermati Conti e Scaroni come amministratori delegati di Enel ed Eni
Confermati anche l'amministratore delegato dell'Enel Fulvio Conti e dell'Eni Paolo Scaroni, entrambi in carica da sei anni. Il cambio dei presidenti, con uomini più giovani, potrebbe però segnare anche per loro una nuova fase, in cui i presidenti potrebbero avere un ruolo più incisivo del passato.

Immutati i vertici di Poste. Per Terna c'è tempo fino al 17 aprile
Giovanni Ialongo e Massimo Sarmi sono poi stati confermati presidente e amministratore delegato di Poste Italiane. Nel nuovo cda di Poste, come informa il Tesoro, siederanno anche Maria Claudia Ioannucci, Antonio Mondardo e Maria Grazia Siliquini. L'assemblea di Poste è indetta per il 13 aprile (14 in seconda convocazione). Dalle liste del ministero dell'Economia per il rinnovo dei vertici delle società partecipate dal Tesoro mancano ancora le indicazioni per Terna. Per la società attualmente guidata da Flavio Cattaneo c'è infatti tempo fino al 17 aprile, essendo l'assemblea convocata per il 12 e 13 maggio (prima e seconda convocazione). Alla guida della società dovrebbe essere confermato presidente il cattolico Luigi Roth, con Flavio Cattaneo amministratore delegato.

La partita del Carroccio
Alla fine la partita delle nomine si è risolta con scelte di buon profilo tecnico e con il rigetto delle candidature politiche della Lega. Il Carroccio potrà avere qualche poltrona per suoi uomini come semplici consiglieri d'amministrazione, ma non ha ottenuto né la presidenza di Terna cui aveva candidato il viceministro delle Infrastrutture Roberto Castelli, né quella dell'Enel per la quale aveva proposto Gianfranco Tosi, ex sindaco di Busto Arsizio.

gianni.dragoni@ilsole24ore.com

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