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Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2011 alle ore 08:00.

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Credito d'imposta per chi assume entro un anno al SudCredito d'imposta per chi assume entro un anno al Sud

Un nuovo bonus assunzioni, un credito d'imposta per chi investe in ricerca e sviluppo e un nutrito pacchetto di semplificazioni fiscali che spaziano dall'innalzamento del limite di ricavi per accedere alla contabilità semplificata alla riduzione delle comunicazioni tra fisco e contribuenti.

O, ancora, dalle maggiori tutele ai cittadini sottoposti a ispezioni e verifiche alle modifiche chieste dalle imprese e dagli operatori sullo "spesometro" e l'accertamento esecutivo. Non solo. Le semplificazioni degli adempimenti fiscali saranno accompagnate dal piano di riduzione dei costi burocratici e amministrativi per 10-12 miliardi di euro proposto dal ministro per la Pa e l'Innovazione, Renato Brunetta, e da altre misure per rilanciare lo sviluppo come l'istituzione dei distretti balneari a burocrazia zero. A zero dovrà essere anche il saldo delle misure che l'Economia sta assemblando e che oggi verrà presentato ufficialmente agli altri dicasteri nel corso del preconsiglio convocato per le 19 di oggi. Il varo del provvedimento d'urgenza sullo sviluppo è, infatti, inserito al primo punto dell'ordine del giorno del Consiglio dei ministri convocato per domani alle ore 9 a Palazzo Chigi.

Assunzioni al Sud
Il rilancio delle assunzioni nelle regioni del Mezzogiorno passa dunque per la reintroduzione di un credito d'imposta riconosciuto ai datori di lavoro che assumeranno con contratto a tempo indeterminato lavoratori "svantaggiati" o "particolarmente svantaggiati". Il bonus sarà calcolato sulle assunzioni effettuate dalla data di entrata in vigore del decreto e nei successivi 12 mesi e che vanno a incrementare la media degli occupati nel 2010. Per lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati si dovrà fare riferimento alla definizione del regolamento della Commissione europea del 6 agosto 2008 n. 800.

In sostanza si tratta di chi non ha un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, di chi è sprovvisto di diploma di scuola media superiore o professionale, di lavoratori over 50 o di adulti che vivono soli con una o più persone a carico, nonché lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato. Tra i lavoratori "molto svantaggiati", invece, rientrano secondo la Ue i lavoratori senza occupazione da almeno 24 mesi e quelli disabili. Sul quantum del bonus spendibile come credito d'imposta e sulla durata del bonus (si ipotizza per tre anni) le scelte sono legate alle risorse disponibili.

Bonus ricerca
Al bonus assunzioni si affiancherà un credito d'imposta alla ricerca e allo sviluppo potenziato rispetto all'ultima ipotesi formulata con la legge di stabilità. La durata verrebbe infatti spalmata su due anni e non più sul solo 2011, mentre potrebbero accedere all'agevolazione le imprese che investono in attività di ricerca commissionate a Università, enti pubblici e centri di ricerca, ma anche le attività produttive che investono in ricerca nelle proprie strutture interne. Nelle intenzioni del ministro Tremonti l'investimento sarebbe deducibile dall'imponibile e allo stesso tempo la stessa impresa potrà utilizzarlo in compensazione. Nel frattempo il ministero dell'Istruzione spera che accanto al credito d'imposta possa arrivare anche il voucher con cui retribuire direttamente il ricercatore che ha svolto un progetto di ricerca per l'impresa. Il meccanismo è ancora tutto da studiare ma dovrebbe operare a sportello e consistere in un assegno una tantum per il "cervello" che ha prestato il suo servizio all'azienda.

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