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Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2011 alle ore 11:43.

Carlo SangalliCarlo Sangalli

Chi evade, e chiunque aiuti a evadere, mina le fondamenta del patto di stabilità e agisce contro la crescita. A dirlo è il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, nella relazione all'assemblea annuale. Occorre inoltre «ascoltare e capire le ragioni - dice - di chi davvero non ce la fa più a pagare troppe tasse. È gente che non conosce l'indirizzo dei paradisi fiscali, ma che sente sulla propria pelle il morso della crisi. Non meritano di essere tutti bollati come "evasori" e di essere condannati alla chiusura delle loro imprese». Per Sangalli, si deve procedere con determinazione sulla strada del contrasto e del recupero dell'evasione: «un imponibile evaso per almeno 255 miliardi è una tremenda ipoteca per la crescita del Paese».

Ecco uno stralcio della relazione

Nella relazione all'assemblea 2011 il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha diffuso anche le stime sui consumi delle famiglie italiane che saranno ancora deboli nel 2011 facendo registrare «un incremento complessivo di appena lo 0,7 per cento». Per il prossimo anno poi, Confcommercio stima una crescita pari all'1,2 per cento. «Una crescita così lenta, così modesta e così fragile non basta», aggiunge Sangalli, secondo cui «i consumi della famiglie si rivolgono per l'80% alla produzione nazionale e sono un propellente prezioso per gli investimenti delle nostre imprese e per la loro domanda d'occupazione».

No a manovre sull'Iva
Ed è proprio con riferimento alla debolezza dei consumi che il numero di Confcommercio boccia senza appello l'idea lanciata nei giorni scorsi dal presidente di Assonime Luigi Abete. «Se si ipotizza una sorta di scambio per esempio tra la riduzione delle aliquote Irpef e l'innalzamento delle aliquote Iva, siamo assolutamente contrari». Se invece «si vuol concentrarsi sul recupero di un'evasione Iva pari a circa 2,5 punti di Pil, siamo assolutamente d'accordo».

Romani: il Governo non intende aumentare l'Iva
A stretta giro di posta è arrivata la replica del Governo: non c'è alcuna intenzione di «costruire la riforma del fisco sull'aumento dell'Iva», ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. «Sarebbe uno strumento che frena la crescita», ha aggiunto precisando che su questo è d'accordo anche il premier Silvio Berlusconi.

L'operazione più Iva e meno Irpef, ha spiegato Sangalli, sarebbe dannosa sia per il Paese (aumenterebbe l'inflazione e l'evasione Iva) sia per le famiglie e, soprattutto, «non gioverebbe alla crescita e all'occupazione, che, al contrario, avrebbero necessità di una più robusta dinamica della domanda interna». Sangalli propone invece di avanzare «lungo la strada della riduzione dell'evasione e della spesa pubblica, e affrontare anche la questione di una tassazione delle rendite finanziarie di standard europeo». «E traduciamo tutto ciò - chiarendo tempi e tappe - in una progressiva riduzione delle aliquote legali».

Abolire tassa di soggiorno
Il presidente di Confcommercio ha chiesto poi alla politica di «ascoltare e capire le ragioni di chi davvero non ce la fa più a pagare troppe tasse e troppi contributi e chiede di abolire la tassa di soggiorno». Bisogna poi affrontare «l'annosa questione delle concessioni demaniali e migliorare accessibilità e dotazioni infrastrutturali del Paese e dei suoi territori».

Rilanciare il turismo
Nel turismo, prosegue Sangalli, c'è inoltre la necessità di «ottimizzare, di fare rete e sistema di servizi. Nel 2009, per esempio, le Regioni spendevano complessivamente, per promozione turistica, quasi 300 milioni di euro: circa dieci volte lo stanziamento statale per l'Enit (Agenzia Nazionale del Turismo ndr.) di quell'anno. Dobbiamo riappropriarci di quote importanti della catena del valore generata dal turismo in Italia, supportando le nostre imprese». Sangalli pensa a reti e distretti turistici, soprattutto nel Mezzogiorno, che costruiscano operazioni di prodotto destinate a ben individuati segmenti di domanda internazionale. «E specifica attenzione - conclude - va dedicata al turismo degli italiani, che vale il 64% dei 131 miliardi di Pil generati dal settore».

Presente all'assemblea di Confcommercio anche il ministro del Welfare Maurizio Sacconi che, parlando con i giornalisti, è ritornato sulle indiscrezioni riguardo un possibile innalzamento anticipato dell'età pensionabile. Per il ministro «sono solo voci», mentre è chiaro il suo auspicio sul tavolo sulla rappresentanza tra Confindustria e sindacati. Arriverà un accordo? «Me lo auguro, in bocca al lupo», ha detto Sacconi.

Al presidente di Confcommercio è arrivato anche un messaggio del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha ribadito «l'impegno ineludibile e urgente» di rafforzare la «sostenibilità finanziaria del sistema Italia attraverso un incisivo abbattimento del debito pubblico».

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