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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2011 alle ore 08:07.

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di Marco Mobili
ROMA. Taglio del contenzioso tributario a due vie: per le liti pendenti torna la sanatoria del 2002; per quelle future dal 1° gennaio 2012 il Governo gioca la carta della mediazione obbligatoria. Non solo. Le misure fiscali della manovra, al vaglio dei tecnici dell'Economia fino al Consiglio dei ministri di oggi, contiene anche numerose novità sugli studi di settore, il regime dei minimi e le le partite Iva, nonché sul contrasto all'evasione e la riscossione delle imposte. La Lega, poi, incassa un nuovo stop alla riscossione delle quote latte.

Minisanatoria delle liti
Le liti fiscali pendenti al 1° maggio scorso e di importo fino a 2.000 euro potranno essere chiuse dal contribuente versando 150 euro. Per quelle da 2 a 20.000 il costo della chiusura sarà variabile: 10% del valore della lite se l'ultimo scontro lo ha vinto il contribuente; 50% se a vincere è stata l'amministrazione finanziaria; 30% nel caso in cui la lite penda ancora nel primo grado di giudizio e non ci sia stata alcuna pronuncia giurisdizionale. Secondo la nuova norma si potranno chiudere le liti instaurate con le Entrate. Per farlo il contribuente dovrà versare le somme richieste entro il prossimo 30 novembre mentre la domanda di definizione agevolata andrà presentata entro il 31 marzo 2012.
Tutte le liti che possono rientrare nella nuova sanatoria sono di fatto sospese fino al 30 giugno 2012.

Mediazione obbligatoria
Dal 1° gennaio 2012 per le controversie inferiori ai 20.000 euro e relative ad atti emessi dall'agenzia delle Entrate, il contribuente che vorrà opporsi dovrà preventivamente presentare «reclamo». La potenziale lite, così, prima di imboccare la strada delle Commissioni tributarie seguirà prima una via amministrativa. Il reclamo infatti dovrà essere inviato dal contribuente alla direzione provinciale o regionale delle Entrate (se ne occuperanno strutture differenti da quelle che hanno emesso l'atto) e dovrà contenere una «motivata proposta di mediazione, completa della rideterminazione dell'ammontare della pretesa». L'ufficio se non intende accettare la proposta del contribuente formula un sua ipotesi di mediazione tenendo in considerazione le questioni controverse, la sostenibilità della pretesa e il grado di economicità dell'azione amministrativa. Decorsi inutilmente 90 giorni il ricorso del contribuente contro le pretese del fisco imboccherà di nuovo la via del contenzioso.

Minimi e partite Iva
Il forfettone che ha ormai arruolato quasi 600mila contribuenti minimi, dal 1° gennaio 2012, sarà riservato agli under 35. E durerà al massimo per cinque periodi di imposta. Non solo. Per accedervi il contribuente non deve avere esercitato negli ultimi tre anni attività artistica, professionale o di impresa anche in forma associata o familiare.
Sul fronte delle partite Iva arriva una cancellazione d'ufficio di quelle inattive da almeno tre anni mentre una nuova sanatoria riguarda i contribuenti che non hanno presentato al Fisco la dichiarazione di cessazione dell'attività.

Studi di settore
Non c'è solo la proroga ala fine di ogni anno per l'approvazione degli studi di settore. Per chi non invia al Fisco il modello dei dati rilevanti ai fini dell'applicazione di Gerico la sanzione sarà aumentata del 50 per cento. Riviste poi le regole sull'accertamento a mezzo studi. In primo luogo il Fisco potrà utilizzare l'accertamento imbottivo nei casi di omessa o infedele indicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi. Inoltre nella motivazione degli atti di accertamento nei confronti dei soggetti congrui il Fisco dovrà spiegare le ragioni che l'hanno spinto a disattendere le risultanze di Gerico.

Quote latte e giochi
Stop alle procedure di riscossione già avviate da Equitalia delle quote latte. A riattivare le procedure di recupero dovranno essere le Regioni, Province autonome e Agea.
Pacchetto ricco anche sul fronte del gioco dove si inaspriscono le sanzioni per il gioco illegale, soprattutto se a giocare sono i minori. Arrivano sanzioni penali per le scommesse illegali e la raccolta effettuata in assenza di licenze e concessioni.

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