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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2011 alle ore 10:25.

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Accelera l'inflazione in Italia. Il tasso d'inflazione annuo ad agosto è salito al 2,8% dal 2,7% di luglio. Si tratta del livello più alto dall'ottobre del 2008. Lo rileva l'Istat, confermando le stime provvisorie, che indicano un aumento dei prezzi su base mensile dello 0,3%. I rincari di agosto sono stati trainati dai beni energetici non regolamentati (carburanti) saliti dello 0,9% mensile e del 15,5% annuo. Al netto di beni energetici e alimentari freschi, l'inflazione annua sale al 2,2% dal 2,1% di luglio e al netto dei soli beni energetici il tasso di crescita tendenziale dell'indice resta fermo al 2,1%. L'inflazione acquisita per il 2011 è pari al 2,6%.

Il caro-carburanti
In agosto la benzina è aumentata del 16,1% (+13,5% di luglio) su base annua e dell'1,2% mensile, mentre il gasolio per i mezzi di trasporto è salito rispettivamente del 20,3% (+17,4% di luglio) e dell'1,4%. Il tasso di inflazione armonizzato Ue é pari a +0,4% su mese, +2,3% su anno.

I settori
Guardando ai diversi settori, i maggiori incrementi congiunturali dei prezzi riguardano trasporti (+1,6%), bevande alcoliche e tabacchi (+0,9%), comunicazioni e ricreazione, spettacoli e cultura (per entrambe +0,3%). In calo servizi ricettivi e ristorazione (-0,4%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,1%). Sul piano tendenziale i maggiori tassi di crescita interessano trasporti (+7,0%); abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+5,1%), bevande alcoliche e tabacchi (+3,8%). In flessione i prezzi delle Comunicazioni (-2,6%).

Volano biglietti aerei e traghetti, verdura fresca più economica
Aumenti consistenti per i biglietti aerei (+17,3% mensile e +5,1% annuo) e per i traghetti (+29,8% mensile e +61,4% annuo), più contenuti i rincari dei treni (+1,1% mensile e +9,7% annuo). Rialzi sostenuti anche per lo zucchero (+1,4% mensile e +13,2% annuo) e il caffè (+0,9% e +13,6%), mentre sono scesi i prezzi dei vegetali freschi (-2,5% mensile e -8,6% annuo)

Le citta più care
A livello territoriale, i capoluoghi di regione dove i prezzi sono rincarati di più su base annua sono Aosta (+4,2%) e Bari (+3,6%), mentre le città meno care sono state Ancona e Palermo (per entrambe +2,2%)

La reazione della Coldiretti
Preoccupata la Coldiretti secondo cui l'aumento dell'Iva su molti beni a partire dalla benzina, come previsto dalla manovra del Governo, provocherà un ulteriore aumento dell'inflazione a settembre.
«L'insostenibile aumento della benzina - sottolinea Coldiretti - rischia di essere un ulteriore elemento di ostacolo alla ripresa dell'economia aggravando i costi delle imprese nazionali che si devono confrontare sul mercato». In un paese come l'Italia dove l'86 per cento dei trasporti commerciali avviene su gomma, l'aumento dei carburanti pesa notevolmente sui costi della logistica e sul prezzo finale di vendita dei prodotti. «A subire gli effetti del caro benzina rischiano di essere gli alimentari con ogni pasto che percorre in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole».

Per effetto dei rincari, la spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha ormai sorpassato quella per gli alimentari e le bevande. Oggi un litro di benzina alla pompa costa più di un litro latte fresco o di vino da tavola. Sui bilanci delle famiglie è sempre la spesa per l'abitazione a gravare di più con oltre il 28%, ma al secondo posto si classifica con oltre il 19,1% la spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica.

L'osservatorio dell'economia

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