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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2011 alle ore 08:37.

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Per Finmeccanica soluzione rapida (Imagoeconomica)Per Finmeccanica soluzione rapida (Imagoeconomica)

Mario Monti «si aspetta una rapida e responsabile soluzione» nella situazione di Finmeccanica. Il presidente del Consiglio è intervenuto nel difficile momento del gruppo aerospaziale, stretto tra indagini giudiziarie imbarazzanti e crisi dei conti e lacerato da uno scontro al vertice che contrappone l'amministratore delegato Giuseppe Orsi al presidente Pier Francesco Guarguaglini e alla moglie, Marina Grossi, amministratore delegato della controllata Selex Sistemi integrati. Due giorni fa l'ingegner Grossi ha resistito alla richiesta di Orsi di dare le dimissioni «nell'interesse della società e dei dipendenti».
Adesso però, secondo l'intepretazione che quasi tutti, anche dentro Finmeccanica, danno del comunicato diffuso ieri sera da Palazzo Chigi, è il presidente del Consiglio che sollecita un gesto «responsabile», cioè le dimissioni sia dell'ingegner Grossi sia di Guarguaglini. «Il presidente del Consiglio Mario Monti segue con attenzione l'evolversi della situazione di Finmeccanica spa e si aspetta una rapida e responsabile soluzione. In questo contesto ‐ dice la presidenza ‐ il presidente ha concordato con i ministri competenti di verificare con la società stessa che si stiano predisponendo le iniziative necessarie».

Un linguaggio formale ma chiaro: Monti, che è anche ministro dell'Economia e dunque titolare della partecipazione di controllo dello Stato dentro la società dell'aerospazio e difesa (il 30,2% circa), ha concordato con altri ministri, presumibilmente il responsabile dello Sviluppo Corrado Passera, di «verificare» con Finmeccanica che vengano prese le iniziative per superare il conflitto al vertice. Le difficoltà nei rapporti sono cominciate con la successione di Orsi nei pieni poteri a Guarguaglini, il 4 maggio. Adesso il nuovo capoazienda intende allontanare chi è coinvolto nelle indagini giudiziarie per corruzione, false fatturazioni, finanziamento illecito ai partiti. In Borsa si è fermata la caduta del titolo (+0,27% a 3,01).

Finmeccanica ieri sera ha smentito le voci di dimissioni di Guarguaglini. Poche ore prima aveva fatto un passo indietro Lorenzo Borgogni, il braccio destro di Guarguaglini che ha dichiarato ai giudici di aver accumulato 5,6 milioni per pagamenti ricevuti da soggetti che hanno lavorato con il gruppo e di essere stato il «collettore» dei rapporti con la politica. Dopo l'autosospensione annunciata domenica, Borgogni si è dimesso dall'incarico di direttore delle relazioni esterne, resta nel gruppo, ma sembra vicino all'uscita. Il nuovo direttore delle relazioni esterne è Marco Forlani, 42 anni, già vicario di Borgogni dal primo settembre. L'ordine di servizio della nomina è stato firmato lunedì da Guarguaglini, che ha la delega su questo settore e sulle strategie. Forlani ha la fiducia anche di Orsi, con il quale ha lavorato all'AgustaWestland.

Oggi torna dagli Stati Uniti Orsi, che evidentemente si era coordinato con ambienti governativi prima di scrivere la lettera, un atto durissimo, con la richiesta di dimissioni all'ingegner Grossi. Orsi ha già incontrato il neoministro Passera giovedì.
Guarguaglini ha sempre resistito alle pressioni perché si dimettesse, fin da quando sono emerse le indagini giudiziarie sulla moglie per corruzione, un anno fa, su Borgogni, indagini che, si è appreso a fine luglio, riguardano anche il presidente di Finmeccanica, per false fatturazioni. I magistrati hanno svelato fatti gravi, come la disinvoltura di Lorenzo Cola, il personaggio vicino ai servizi segreti che alcuni anni era di casa in Finmeccanica come consulente dei coniugi Guarguaglini, sotto l'etichetta ufficiale di consulente di Ernst & Young.

Guarguaglini è al vertice della Finmeccanica dal 24 aprile 2002. Il 4 maggio è stato confermato solo come presidente, con l'appoggio dell'ex sottosegretario Gianni Letta. Orsi è stato nominato a.d. con il sostegno della Lega Nord, ora all'opposizione, ma è molto vicino all'Udc, è cattolico, conosce bene Passera, per la frequentazione del meeting dell'amicizia di Rimini, organizzato da Comunione e liberazione. Con Orsi si è alleato Alessandro Pansa, diventato direttore generale in maggio dopo essere stato per molti anni direttore finanziario ed aver firmato, come dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili, i bilanci di Guarguaglini che ora vengono contraddetti dalle grandi pulizie decise da Orsi, il quale ha fatto emergere oltre 750 milioni di perdite ordinarie nei conti al 30 settembre 2011.

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