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Questo articolo è stato pubblicato il 21 settembre 2010 alle ore 07:57.

Articoli

Il banchiere, l'Europa e i politici

Il banchiere, l'Europa e i politici

«Non faccio politica, mi considero un buon banchiere e cerco di fare ciò che è nell'interesse della mia azienda e dei paesi in cui opero. Posso assicurare che nessuna decisione di UniCredit è stata assunta dietro la benché minima influenza di tipo politico». Nella lunga carriera che lo ha visto ai vertici di UniCredit in quasi ...

Borse europee contrastate, A Milano soffre Unicredit. Bene Wall Street dopo la Fed

Chiusura debole per gli indici delle Borse europee in una giornata all'insegna della volatilità. A fine seduta FTSE Mib e FTSE IT All Share viaggiano appena sopra la parità. In lieve calo il Cac40 di Parigi e il Dax30 di Francoforte. ...

Gli azionisti tedeschi: la governance è da rivedere

Gli azionisti di Monaco criticano la mancanza di comunicazione sul caso-Libia

I soci libici: «Il presidente Rampl sapeva»

A Tripoli sanno che vengono additati come il "casus belli" della crisi al vertice di UniCredit che sta investendo l'amministratore delegato del gruppo, Alessandro Profumo. In particolare si fa risalire l'escalation all'acquisto della quota della Lia, recentemente incrementata di mezzo punto e rivelata da Il Sole 24 Ore venerdì scorso. Ma ...

I sostenitori di Profumo: «Ha creato un colosso in 22 paesi d'Europa»

Nella vicenda del rafforzamento azionario degli investitori libici in UniCredit, saliti in estate dal 4,9 al 7,5%, l'amministratore delegato Alessandro Profumo si è difeso nel corso del comitato governance presieduto da Dieter Rampl, che dieci giorni fa gli ha chiesto conto dell'operazione. L'acquisto dei titoli era stato effettuato ...

Cda straordinario di Unicredit. Ipotesi di dimissioni per Alessandro Profumo

La Libia: «Soddisfatti dell'investimento in UniCredit» Profumo non commenta: «Vado a mangiare» (Ap)

Il ceo di Unicredit, Alessandro Profumo, verso le dimissioni. Lo scenario più probabile, secondo quanto risulta a Radiocor, è che il presidente Dieter Rampl rilevi le deleghe di Profumo. Nel nuovo ruolo il presidente verrà supportato dai quattro manager attualmente al vertice del gruppo (Roberto Nicastro, Paolo Fiorentino, Federico ...

Ecco l'azionariato di Piazza Cordusio, ai libici oltre il 7%

Con l'ufficializzazione della Lia (la Libyan Investment Authority) del suo aumento al 2,594%, sale al 7,207% la quota di Unicredit in mano ai libici. La Central Bank of Libya possiede infatti - secondo il prospetto della Consob - il 4,613%. Le partecipazioni più rilevanti sono, oltre a quella di Mediobanca con il 6,761%, quella della ...

Chi è Dieter Rampl, il garante diventato protagonista

Chi è Dieter Rampl, il garante diventato protagonista (ANSa)

Dieter Rampl è l'attuale presidente di UniCredit e potrebbe assumere anche le deleghe del Ceo, Alessandro Profumo, se le voci di dimissioni dell'ad saranno confermate. Rampl è un banchiere tedesco di 63 anni che iniziò la sua carriera nel 1969 alla Societe de Banque Suisse a Ginevra, per poi passare a Vereinsbank nel 1971. La finanza ...

Unicredit-Libia, agitazione italiana alla ribalta

Unicredit-Libia, agitazione italiana alla ribalta

Non sfugge ai media economici esteri l'agitazione suscitata in Italia dall'ulteriore ascesa dei libici in UniCredit. Il fondo sovrano Libyan Investment Authority ora detiene oltre il 2,5% del gruppo italiano, rispetto al 2% di luglio. Insieme al 4,9% detenuto dalla Banca centrale libica, la Libia è di gran lunga il maggiore azionista di ...

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