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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2010 alle ore 10:08.
L'ex presidente sudafricano Nelson Mandela non sarà presente alla partita inaugurale dei mondiali di calcio a seguito del lutto che lo ha colpito, dopo la morte di una pronipote in un incidente stradale al termine del concerto inaugurale ieri sera. Zenani Mandela, tredicenne, è rimasta uccisa in un incidente d'auto mentre lasciava il concerto. Nell'auto con lei si trovava anche l'ex moglie di Mandela, Winnie Madikizela. L'incidente «ha coinvolto una sola vettura, il conducente è stato arrestato», informa una nota della fondazione
È toccato a Hugh Masakela, veterano jazzista e session man sudafricano, aprire il concerto che ha segnato l'avvio delle celebrazioni del Mondiale 2010, il primo evento di massa in attesa del vero calcio d'inizio, la partita inaugurale di oggi pomeriggio che vedrà i padroni di casa del Sudafrica affrontare il Messico.
Oltre trentacinquemila persone hanno assistito al concerto tenutosi all'Orlando Stadium di Soweto, parte del quale - in coincidenza con l'arrivo delle principali star internazionali - è stato trasmesso in diretta televisiva mondiale. Masakela è stato raggiunto sul palco da Lira, nota star locale ed insieme hanno reso omaggio a Miriam Makeba, forse l'artista sudafricana più conosciuta nel mondo.
Poi è stato il turno del primo dei tre acts internazionali previsti dal cartellone, i Black Eyed Peas, seguiti dalla colombiana Shakira, che ha intonato "Waka Waka", l'inno ufficiale dei Mondiali; infine Alicia Keys si è esibita nel toyi-toyi, la danza di protesta in voga negli anni dell'apartheid. A chiudere il concerto, l'oramai obbligatoria reunion sul palco di tutti gli artisti presenti, che hanno eseguito un pezzo degli Sly & The Family Stone, "Everyday People".
Tra i fuochi d'artificio, un'ovazione ha accolto l'ex arcivescovo e premio Nobel per la pace Desmond Tutu, che avvolto nella bandiera giallo-verde ha invitato la folla ad applaudire Nelson Mandela, considerato l'artefice dell'assegnazione dei Mondiali al suo paese. «Diamo il benvenuto a tutti. E, dato che l'Africa è la culla dell'umanità, vi diciamo: benvenuti a casa».