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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2010 alle ore 14:29.
La partita più viva e divertente del mondiale miete la prima vittima. Sconfitto, immeritatamente, dalla Danimarca per 2-1 il Camerun è la prima squadra a fare i bagagli. E, di riflesso, l'Olanda è la prima qualificata. Sbagliano tanto, tantissimo le due squadre, ma l'impressione è che non abbiano paura di nulla. La gara è divertente, senza virtuosismi eccezionali ma non cala mai di ritmo. Sono gli africani a passare in vantaggio, cullando l'illusione di proseguire l'avventura. Il gol, nenanche a dirlo, porta la firma di Samuel Eto'o.
Sono passati solo 10' e l'interista approfitta di una leggerezza della difesa danese, una delle tante. Ma la Danimarca parte subito al contrattacco e costruisce le trame con passaggi veloci come quelli che portano al gol del pareggio di Bendtner che riceve palla da Rommedahl, uno dei migliori in campo. È ancora lui, infatti, nella ripresa, a completare la rimonta. Protagonista anche il direttore di gara che si lascia sfuggire un tocco proibito di male in area danese senza sanzionarlo.
È l'Olanda, che già aveva fatto il proprio dovere battendo 1-0 il Giappone, la principale beneficiarla. I "tulipani" approdano agli ottavi e anche in questo caso ad andare a segno è un neo campione d'Europa. Ancora lui, Wesley Sneijder. Classe e grande freddezza nell'approfittare della figuraccia di un altro portiere che si aggiunge alla lista dei fantozziani numeri uno che sta caratterizzando i gironi eliminatori. Tocca a Kawashima finire dietro la lavagna. L'Olanda ci aveva provato per tutto il primo tempo senza grandi soddisfazioni. La barriera creata in difesa dai giapponesi non sembrava avere falle o punti deboli. Ma nella ripresa gli attacchi dell'Olanda sono stati sempre più convincenti. Komano salva i suoi anticipando Sneijder, servito da Van Persie, che a sua volta si presenta pericolosamente davanti alla porta nipponica. Il Giappone reagisce ma non è fortunato né tanto meno preciso dalla trequarti in su. La bomba di Sneijder, di contro balzo, sorprende Kawashima che goffamente si auto infila. Più affidabile si dimostra invece Stekelenburg , che respinge una buona iniziativa di Okubo. Afellay invece, a tu per tu con Kawashima, lo grazia calciandogli addosso. Allo scadere Okazaki sfiora il pareggio ma la palla termina alta sopra la traversa.
Ghana – Australia sembra un partita già scritta. Viziata a metà del primo tempo dall'espulsione di Kewell ad opera di Rosetti, rimane invece inchiodata sull'1-1. Delusi i ghanesi, che già pregustavano un passaggio anticipato agli ottavi e invece dovranno giocarsela all'ultimo respiro con la Germania. L'Australia passa in vantaggio dopo soli 10' di gioco. Anche qui, Jabulani o no, c'è lo zampino di un portiere maldestro. Calcio di punizione battuto da Bresciano, Kingson fallisce il controllo ed Holman è pronto a raccogliere e a ribadire in rete. Il Ghana non ci sta e reagisce prontamente. Al 26' , la svolta. Fallo di mano di Kewell in area che costa carissimo: espulsione e rigore che Asamoah Gyan trasforma. Il Ghana prende in mano la situazione si getta alla ricerca del gol vittoria ma è l'Australia ad andaci vicina con Wilkshire. La superiorità numerica non basta ai ghanesi per fare la differenza: ci prova Mensah di testa e ci prova Owusu fermato da Schwrazer.