Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2010 alle ore 19:05.
«Ah le partite del Mondiale!». Chicco Cerea sospira. È tifoso ma di partite dal Sudafrica finora è riuscito a vederne poche. Il ristorante di Brusaporto ("da Vittorio", il nome del padre, memorabile chef che ha deliziato i palati di generazioni di gourmet) lo impegna con i fratelli a tempo pieno, ancor più da quando è arrivata la terza stella Michelin. Mentre azzarda una previsione («vinceranno gli argentini di Maradona») spiega che il miglior spuntino davanti alla tv è la classica bruschetta.
Il pane più adatto è quello di Altamura, che si trova facilmente nelle migliori panetterie: si tagliano fette alte un dito e le si fanno tostare, avendo cura che rimangano morbide sotto la crosticina dorata. A parte si schiacciano dei pomodori ben maturi, conditi con sale, pepe, un pizzico di peperoncino e olio (preferibilmente quello morbido e delicato del Garda).
Si inzuppa la fetta di pane nel pomodoro, ma solo a metà, e la si pone su un piatto. Sopra vi si appoggiano abbondanti fette di Patanegra, il succulento prosciutto crudo spagnolo, tagliato a mano.Per raggiungere la perfezione innaffiare con un buon champagne.