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Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2010 alle ore 19:32.
L'India sta vivendo un'ondata di passione per i mondiali di calcio. Non è, però, il primo contatto fra il paese asiatico e questa competizione. Per scoprire l'inizio della storia bisogna andare molto indietro nel tempo. Si parla dei mondiali del 1950. Gli ultimi, forse, della preistoria calcistica. Quelli, per intenderci, che si svolsero in Brasile e videro l'imprevedibile vittoria dell'Uruguay. Con un'ondata di dolore che spinse i brasiliani a cambiare addirittura il colore della maglie. Si era nel dopoguerra e le qualificazioni furono problematiche. Per rimpinguare la platea dei partecipanti si decise di invitare anche l'India. Appena indipendente dopo l'epopea gandhiana. Ma l'appuntamento con il calcio non si realizzò: gli indiani volevano giocare a piedi nudi. Il regolamento lo proibisce e la squadra fu esclusa. Il risultato? Un mondiale con sole 13 squadre.
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