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Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2010 alle ore 18:40.
Dopo la batosta subita dalla Germania, Diego Armando
Maradona è scomparso dal palcoscenico del Mondiale in
Sudafrica. Nei giorni immediatamente successivi alla sconfitta si
è parlato ancora tanto di lui, aspettando una decisione sul
suo futuro da ct. Poi l’arrivo in trionfo in Argentina, a cui
è seguito il silenzio. A raccontare la vita di Maradona in
questi giorni è stato il quotidiano argentino Perfil,
che ha avuto l’alla casa del quartiere El Trebol, nella zona
dell’aeroporto di Buenos Aires, dove El Pide de Oro si è
ritirato lontano dai media.
Ne è uscito un ampio servizio con varie foto che mostrano
Maradona, vestito con la tuta della Seleccion, fare capriole e
palleggi, attorniato da bambini e adolescenti, mentre davanti
all’abitazione la bandiera nazionale è a
mezz’asta. Il titolo sottolinea che nel suo ritiro Maradona
si mostra di buonumore in attesa di decidere del suo futuro da
ct.
Diego, racconta il giornale, in questi giorni ha lasciato il
rifugio una sola volta, per il resto conduce una vita tranquilla,
ricevendo visite dei parenti della fidanzata Veronica, senza nessun
altro contatto con l’esterno.
Maradona non ha rilasciato nessuna dichiarazione. Il servizio
ospita solo il parere della psicologa dello sport Gabriela
Casarico, la quale in sintesi sostiene che Diego si sente un
Dio e come tale “non lavora mai sugli errori,
semplicemente perché Dio non li commette”. Però
“le sue caratteristiche personali (la sua onnipotenza,
superbia, narcisismo) che l’hanno portato molto lontano come
giocatore, forse non gli permettono di diventare un buon
allenatore. Un buon leader è anzitutto umile. Speriamo che
Diego possa crescere con questa esperienza”, conclude la
psicologa.
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