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Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2010 alle ore 21:32.
Vicente Del Bosque appare piuttosto tranquillo
alla vigilia della finale mondiale contro l'Olanda. Il ct spagnolo
trova anche il tempo di lanciare una frecciata a Josè
Mourinho e all'atteggiamento della sua Inter
contro il Barcellona in Champions League: “Non credo
proprio che l'Olanda giocherà come il portoghese, non
snaturerà il suo gioco. Loro hanno giocatori di qualità,
veloci, capaci di verticalizzare”. E' Wesley
Sneijder l'uomo più pericoloso degli orange,
in una stagione in cui all'olandese va tutto per il verso giusto,
ma il ct iberico non ha intenzione di preparare 'trappole'
particolari: “Questi giocatori che si muovono tra le
linee sono difficili da controllare, pero' in mezzo al campo
abbiamo uomini abituati ad affrontare situazioni del
genere”.
In Spagna c'è grande entusiasmo ed euforia,
ma Del Bosque giura sul fatto che la sua squadra è molto
concentrata: “Questa partita è facilissima da
preparare, non bisogna dire nulla per motivare i giocatori. Abbiamo
smaltito l'euforia per la qualificazione alla finale, siamo
consapevoli che dobbiamo ancora giocare”. Anche a
livello personale sarà una nottata molto particolare per il
tecnico: “Giocheremo una finale che non si vede tutti i
giorni. Sarebbe meglio scendere in campo da calciatore, ma devo
accontentarmi di viverla da allenatore. E' un giorno
storico”.
Il ct ha ricevuto una telefonata di re Juan
Carlos: “E' bello che in Spagna la Nazionale ha
unito il paese, e ci sono bandiere nazionali anche in quelle
finestre dove prima c'erano solo i vessilli delle varie
comunità autonome”. Il tecnico ne approfitta anche
per mandare un messaggio politico al suo paese:
“Vorrei che ciò che sta provocando il calcio ci
fosse sempre, che tanta gente in Spagna fosse meno radicale e che
la Nazionale unisse tutti sotto un'unica bandiera”.
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