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Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2010 alle ore 16:47.
"E' molto emozionante essere di nuovo in Sudafrica perche' ci
sara' tanta nostalgia nel riconsegnare la Coppa che e' stata nostra
negli ultimi quattro anni. E' una Coppa che ci ha dato tanto, ci ha
fatto vivere emozioni straordinarie e quindi riconsegnarla sara'
veramente difficile". Fabio Cannavaro, capitano azzurro
nella fallimentare spedizione italiana al Mondiale in Sudafrica, ha
parlato ai microfoni di Sky Sport 24 al suo ritorno in
Sudafrica per riconsegnare il trofeo vinto quattro anni
fa.
Il capitano azzurro torna a parlare del Mondiale. "C'e' tanta
amarezza perche' siamo usciti al primo turno e c'e' il dispiacere
per non aver potuto difendere nel modo migliore possibile la Coppa.
E' andata cosi', e' andata male, adesso sono cambiate un po' di
cose, e' arrivato un allenatore nuovo e quindi bisogna guardare al
futuro", aggiunge Cannavaro, in parte rincuorato dal fatto che
altre big sono uscite subito. "Questo e' il Mondiale, nasconde
sempre tante insidie, non c'e' mai nulla di scontato e non e' detto
che vinca sempre la piu' forte. Il Mondiale e' bello anche per
questo e quindi tutte queste cose non mi hanno sorpreso".
L'ex giocatore della Juventus giochera' le prossime due stagioni a
Dubai. "Sono stato a visitare un po' la citta'. Ho visto
le scuole e le case. E' una citta' dal fascino incredibile, il
calcio si vive in modo diverso, e' una sfida molto interessante
anche perche' a 37 anni mi sembrava la cosa giusta da fare",
spiega Cannavaro che potrebbe non restare solo in questa nuova
avventura. "Se mi raggiungera' qualcuno? Gattuso era quello che
doveva andarci per primo, poi ha fatto andare me. Sono molto
contento e credo che in futuro si apriranno delle porte nuove anche
per i nostri giocatori perche' a Dubai hanno voglia di fare
crescere il calcio e di portare giocatori nuovi. Speriamo anche
italiani".
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