Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2011 alle ore 11:09.

My24

Ore 17,34 – Lungo applauso all'ingresso di Napolitano
Lungo applauso dell'aula di Montecitorio al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha appena fatto il suo ingresso per le celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia. Con il Capo dello Stato hanno fatto ingresso i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani ed il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. La banda Interforze diretta dal maestro Esposito ha quindi suonato l'inno nazionale.

Ore 16,29 - Napolitano visita la mostra a Montecitorio
Uno sguardo agli atti che raccontano la storia d'Italia, dal primo Parlamento italiano in poi, in mostra nel Transatlantico, prima di dare il via alla cerimonia in Aula a Montecitorio per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Ad illustarli al Presidente Napolitano è stato il presidente della Camera, Gianfranco Fini. Con loro anche il premier Silvio Berlusconi e il presidente del Senato Renato Schifani. Napolitano si è fermato per qualche minuto ad osservare la Costituzione esposta nel Transatlantico, insieme ad altri documenti come il registro contenente il giuramento dei sovrani d'Italia e la foto della firma della Carta da parte del capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola.

Ore 16,25 – Ciampi in aula fra gli applausi dell'emiciclo
Il presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha fatto il suo ingresso in aula alla Camera dove sta per iniziare la seduta comune del Parlamento convocata per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia. L'ex capo dello Stato è stato accolto da un lungo applauso di tutto l'emiciclo e il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, è stato il primo a salutarlo con un abbraccio.

Ore 16,17 – Brambilla: orgogliosa di essere italiana

«Ben consapevole del grande valore simbolico di questa data, festeggio con orgoglio la ricorrenza del 150mo anniversario dell'Unità d'Italia. Ringrazio il presidente della Repubblica per averci ricordato che senza l'unità non saremmo diventati un Paese moderno, non avremmo fatto cose grandi e importanti. Proprio per quanto di grande e importante è stato fatto in questi centocinquant'anni, oggi sento particolarmente l'orgoglio di essere italiana e la responsabilità di servire, come ministro della Repubblica, il mio Paese».

Ore 16,11 – Bersani: o la Lega è coerente, o vada a casa
«Chi giura sulla Costituzione e sulla bandiera o è coerente o va a casa e il presidente del Consiglio deve rendere conto». Lo ha detto, arrivando a Montecitorio per la celebrazione dei 150 anni ell'Unità d'Italia, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, attaccando il Carroccio sulle defezioni dalle celebrazioni per il 150/mo.

Shopping24

Dai nostri archivi