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Questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2011 alle ore 21:51.
L'ultima modifica è del 13 giugno 2011 alle ore 17:15.

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Ore 14,50. Ceccanti: premier e Maroni violano limiti legge
In un'interrogazione, il senatore del Pd, Stefano Ceccanti, segnala che le esternazioni di Maroni e Berlusconi a urne aperte «violano senz'altro la correttezza istituzionale ma forse anche l'articolo 100 del Testo Unico Camera che secondo l'articolo 50 della legge sui referendum è applicabile pure a quel tipo di consultazioni e che punisce anche in termini penali chiunque in qualunque modo altera il risultato della votazione».

Ore 14,38. Palermi (Pdci-Fds): da Maroni scorrettezza istituzionale
«Solo in quest'Italia da basso impero può succedere che un ministro della Repubblica scenda così in basso. La dichiarazione di Maroni è una grave scorrettezza istituzionale. Gli italiani che si stanno recando al voto in queste ore sono la miglior riposta alla bassezza del ministro». È quanto afferma Manuela Palermi, dell'ufficio politico del Pdci-Federazione della sinistra.

Ore 14,37. Sacconi: non credo referendum sia segnale al premier
«Non credo che il referendum sia un segnale politico a Berlusconi»: è la lettura del voto sui quesiti referendari data dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi, a margine dell'assemblea generale di Assolombarda a Milano.

Ore 14,33. Orlando: da Maroni messaggio fuorviante
«È grave che in un giorno di silenzio elettorale si lancino messaggi che rischiano di essere fuorvianti e di disincentivare i cittadini a recarsi alle urne». Lo scrive sul suo profilo facebook il portavoce dell'Italia dei valori, Leoluca Orlando.

Ore 14,24. Polverini: referendum vanno al di là indicazioni partito
«I referendum sono su temi talmente importanti che vanno al di là delle indicazioni di partito». Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, a margine della visita alla direzione marittima della Guardia costiera di Fiumicino.

Ore 14,23. Ghedini: se abrogato legittimo impedimento non cambia nulla
Se per via del referendum dovesse essere abrogata la legge sul legittimo impedimento, la situazione processuale di Silvio Berlusconi «non cambia affatto». Lo ha affermato Niccolò Ghedini, uno dei difensori del premier, rispondendo ad alcune domande dei cronisti al termine dell'udienza del processo milanese per il caso Mediaset.

Ore 14,21. Zingaretti: dati ieri sera già straordinari
Sul referendum «mi sembra che già il dato di ieri sera sia straordinario perché sottolinea quanto la democrazia italiana sia viva». A dirlo è stato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, commentando i risultati parziali sul quorum dei quattro referendum.

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