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Questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2011 alle ore 21:51.
L'ultima modifica è del 13 giugno 2011 alle ore 17:15.
Ore 19,32. Comitato acqua, via bandiere partitodalla piazza
Prosegue tra canti e balli la festa per la vittoria dei referendum alla Bocca della Verità a Roma. Una piazza gremitissima e piena di gioia. Un'esplosione di applausi quando lo speaker, uno dei fondatori del comitato, prende la parola per chiedere fermamente e gentilmente «per favore togliete le bandiere di partito: lasciateci festeggiare questa vittoria lunga parecchi anni». Nessuna contestazione dalla piazza, anzi applausi e salti di gioia. Così spariscono le bandiere dei vari partiti e restano solo quelle del Si al referendum contro il nucleare e Si al referendum per l'acqua pubblica.
Ore 19,30. Della Vedova: referendum sancisce disfatta maggioranza screditata
«Gli italiani hanno usato i referendum per sancire l'ulteriore disfatta di una maggioranza irrimediabilmente screditata, con un voto che solo in parte ha riguardato il merito dei singoli quesiti». Lo dichiara Benedetto Della Vedova, vice presidente dei deputati Fli.
Ore 19,22. Lupi: nessuna sopravvivenza, il governo rilancerà azione
«Nessuno vuole prender sberle, né sopravvivere», il governo «rilancerà la sua azione». Lo ha detto il vice presidente della Camera, Maurizio Lupi, durante il Tg3. «Non inizia la resa dei conti. Il commento più equilibrato - ha osservato - è stato quello di Di Pietro. Il referendum era su quesiti importanti e i cittadini si sono espressi in maniera chiara, sia quelli di centrosinistra che una parte di quelli di centrodestra. Ora il governo prenderà l'iniziativa sulla base dell'esito dei quesiti».
Ore 19,00. Alemanno centrodestra non minimizzi risultato
«È fin troppo evidente che in questo voto si sono intrecciati problemi politiche e tematiche programmatiche di alto profilo. Il centrodestra non può in alcun modo minimizzare questo risultato e deve trarne conseguenze dal punto di vista della propria rotta politica e da quello dei propri contenuti programmatici». Lo afferma in una nota il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
Ore 18,56. Legittimo impedimento: sì al 95% (31.468 sezioni su 61.599)
Secondo i primi dati diffusi dal Viminale, sul quarto quesito referendario "Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte costituzionale" il fronte del "Sì" ha raggiunto il 95% contro il 5% del "No". I dati si riferiscono solo all'Italia
per 31.468 sezioni su 61.599.
Ore 18,53. Famiglia Cristiana: un altro no al governo
«Quorum raggiunto. Un altro no al governo». È questo il grande titolo che compare sull'home page di Famiglia cristiana. Che poi commenta: «C'è di sicuro, in questo successo dei comitati referendari, l'urgente concretezza dei quesiti. L'acqua come bene comune, il nucleare come rischio per la salute collettiva, il legittimo impedimento come violazione dell'uguaglianza di fronte alla legge».
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