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Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2012 alle ore 16:03.
Si sta trasformando in un vero e proprio caos lo spoglio delle schede elettorali della tornata di amministrative in Sicilia. Ci sarebbe stato infatti un errore da parte degli uffici elettorali che hanno assegnato le percentuali sulla base del totale dei voti attribuiti ai singoli candidati sindaci.
Un errore d'interpretazione della legge, la quale invece prevede che la base del calcolo dovrebbe essere effettuata sul totale dei voti validi, ottenuti sia dai candidati sindaci che dalle liste e candidati al Consiglio, con l'unica eccezione delle schede nulle. Questo è avvenuto a causa della sovrapposizione di due leggi regionali, che lasciano in piedi il vecchio sistema di attribuzione, elaborato quando il voto per il consigliere comunale confluiva automaticamente al candidato sindaco.
A Palermo la nuova attribuzione di preferenze abbatterebbe di circa 10-15 punti le percentuali ottenute dai due candidati arrivati al ballottaggio, il candidato di Idv Leoluca Orlando, attualmente intorno al 48%; e quello del Pd Fabrizio Ferrandelli, attualmente al intorno 17%.
Orlando: anche gli altri diminuiscono
«Quello del governo Lombardo è un pressapochismo fatto sistema: c'è questa novità dell' interpretazione della legge elettorale, con il riconteggio delle schede bianche che potrebbero modificare le percentuali dei consensi. Ma non cambia niente, i voti rimangono gli stessi. Io ne ho pressi 103 mila, in 45 mila hanno votato solo per me, non per la lista». Lo ha detto in conferenza stampa Leoluca Orlando (Idv, Verdi e Fds) rispondendo ai cronisti sul riconteggio delle schede in alcuni seggi.
«Se io passo dal 47 al 33 per cento - ha affermato - lo stesso vale per gli altri, che diminuiscono le loro percentuali».
Per Orlando quanto sta succedendo attorno all'interpretazione della nuova legge elettorale, approvata l'anno scorso dall'Assemblea regionale siciliana, «è un vulnus per la democrazia». «Noi andiamo avanti lo stesso - ha aggiunto -. Eventualmente ci sarebbe un problema per i consiglieri comunali, alcune liste che al momento hanno superato lo sbarramento del 5 per cento non sarebbero rappresentate in consiglio, questo sarebbe un vulnus».
La situazione si complica però in alcuni comuni dove alcuni candidati credevano di essere stati eletti al primo turno e che invece saranno costretti al ballottaggio: è il caso di Sciacca, Erice, Misterbianco e Villabate.
Intanto nel tardo pomeriggio la Regione Sicilia ha confermato le percentuali assegnate ai candidati sindaci dai vari uffici elettorali dei Comuni la notte scorsa. Quindi risultererebbero eletti al primo turno i candidati di Sciacca (Ag), Villabate (Pa), Erice (Tp), Misterbianco (Ct). Viene confermato anche il dato che vede Leoluca Orlando al 47,34% a Palermo.
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