Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2012 alle ore 19:55.

My24

Detto e fatto. Bravo Rodriguez. A differenza di molti altri, specializzati solo negli annunci, Joaquin Rodriguez detto "Purito," dopo le parole ha fatto anche seguire il fatto. E il fatto è che lo spagnolo della Katusha, autocandidatosi favorito per il traguardo di Assisi, ha puntualmente vinto la tappa strappando anche la maglia rosa al canadese Hesjedal, ora secondo in classifica a 17 secondi.

Quindi, per Purito, doppia impresa: successo da irresistibile finesseur e comando della classifica. Arriba arriba, come speedy Gonzales. E' la prima volta che uno dei big del Giro lancia un segnale forte e chiaro. E Prurito l''ha lanciato. Perché lo spagnolo, pur essendo al vento già dalle classiche del Nord (primo alla Freccia-Vallone), tra i suoi obiettivi ha anche un posto sul podio della corsa rosa.

Il limite? Che nell'ultima settimana le fatiche accumulate si faranno sentire. Ma del senno di poi, come è noto, son piene le fosse. Quindi Prurito, 33 anni, fa bene a godersi il suo momento di gloria.

"E' stato fantastico vincere in questo posto" dice Rodriguez al traguardo "Sapevo che c'erano due strappi, la prima salita di San Damiano e poi quella che porta qui ad Assisi. Voi sapete come sono fatto… Sono un istintivo, uno che non ci pensa due volte. Io sarei scattato già alla prima. Ma il mio direttore sportivo, Valerio Piva, mi aveva avvertito: occhio, Prurito, che la differenza la puoi fare proprio nell'ultimo strappo. Prima ti stanchi, e basta. Così ho seguito il suo consiglio e sono partito solo negli ultimi 200 metri . Che spettacolo, vincere così. Ma senza i miei compagni, che mio hanno portato fin qui, non ce l'avrei mai fatta…"

Il racconto dello spagnolo non fa una grinza. Tutta la tappa si snoda in funzione del gran finale dove spiccano questi due strappi che portano alla Basilica superiore di San Francesco. Rodriguez è bravo a farsi trovare pronto. Poi dà la zampata, e tanti saluti a tutti. Da rilevare il terzo posto di Giovanni Visconti, campione italiano, e il quarto di Domenico Pozzovivo, la pulce lucana del lago di Laceno.

Ebbene, il ragazzo, pur non centrando il podio, dà l'impressione di essere ben caricato. Lancia scintille. Lucido, pronto a seguire Scarponi quando il capitano della Lampre accenna a muoversi. Pozzovivo non è uno scattista. Più che in agilità va in potenza. E quindi va tenuto d'occhio anche se lui si schermisce facendo il finto modesto.

Altre annotazioni sparse. A parte Rodriguez, tra i big buoni segnali di crescita vengono dal nostro Ivan Basso. E' sempre vigile, concentrato, attento a non farsi sorprendere da qualche trappola. Sesto in classifica a 57 secondi, sta attuando il suo progetto. Che è quello di arrivare in pole nell'ultima settimana, quando poi il Giro andrà sulle nuvole.

"Non vedo l'ora che arrivo sabato, ammette Basso. " Dalla tappa di Cervinia comincerà il mio vero Giro. Finora ci sono state tante salite, dure ma brevi. Non adatte al mio modo di correre. Però sono soddisfatto. Sto migliorando e con la mia costanza credo di farmi trovare pronto al momento opportuno".

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.