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Questo articolo è stato pubblicato il 15 giugno 2012 alle ore 18:02.
L'ultima modifica è del 15 giugno 2012 alle ore 10:46.

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Ore 18,15. Rete Imprese, Venturi: Dl primo passo
«Da un primo esame delle misure riteniamo che finalmente si sia fatto un primo passo nella giusta direzione che è quella di una politica economica orientata alla crescita». Questo il giudizio a caldo sul dl Sviluppo di Marco Venturi, presidente di Rete Imprese Italia secondo cui «misure come quelle varate per l'edilizia, per il riordino degli incentivi, per le città, con le relative agevolazioni fiscali previste, il ricorso al concordato preventivo per imprese in difficoltà, la maggiore trasparenza cui e' tenuta la Pubblica amministrazione, danno indubbiamente un segnale nuovo e positivo di cui prendiamo atto».

Ore 17,52. Camusso (Cgil): decreto non all'altezza dell'aspettativa
Dl Sviluppo? Un provvedimento «non all'altezza dell'aspettativa che c'è di una fase due che inverta la tendenza recessiva del paese». Questo il giudizio della leader della Cgil, Susanna Camusso, in merito al decreto Sviluppo.

Ore 17,26. Associazione forense: rischioso il filtro su cause civili
Secondo il segretario generale dell'Associazione nazionale forense Ester Perifano il filtro sulle cause civili è rischioso. «Preoccupano - ha spiegato - le norme sul processo civile contenute nel decreto legge Sviluppo. Al netto della volontà condivisibile di alleggerire le Corti d'Appello, vero punto debole del sistema giudiziario italiano, si riduce però ulteriormente la possibilità del cittadino e dell'impresa di tutelare i propri diritti. Il filtro di ammissibilità alla proposizione dell'appello - ha osservato Perifano - e l'ulteriore restringimento della possibilità di fare ricorso alla Cassazione, di fatto stravolge il nostro processo».

Ore 17. Oua: norme sulla giustizia danno per cittadini e imprese
Organismo unitario dell'avvocatura mobilitato contro le nuove norme per lo snellimento della giustizia civile introdotte dal Dl Sviluppo appena approvato dal Governo. Al termine di una assemblea, l'Oua esprime «forte preoccupazione» sui contenuti del decreto e sugli «interventi relativi al processo civile: sul depotenziamento della legge Pinto e sulla previsione di un più rigido, arbitrario e ingiusto meccanismo di impugnazione». Per il presidente Oua, Maurizio de Tilla, «assistiamo a un ennesimo e grave tentativo da parte del Governo tecnico, di riformare a costo zero e in modo disorganico il processo civile. E non è difficile pronosticare che anche in questo caso assisteremo all'ennesimo fallimento a danno dei cittadini e delle imprese».

Ore 16,41. L'Anci sulle dismissioni: ruolo importante dei Comuni
«Ora - ha detto il presidente dell'Anci (l'associazione dei Comuni) Graziano Delrio - aspettiamo di vedere il testo del decreto con la consapevolezza che i Comuni possono giocare una partita importante, cominciando un'operazione di abbattimento del debito pubblico locale. Naturalmente per giocare questa partita al meglio è essenziale - ha concluso - la collaborazione e il coinvolgimento di tutte le istituzioni, a cominciare dall'agenzia del Demanio e dalla Cassa Depositi e Prestiti».

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