Mps, resa dei conti in assemblea (Italy Photo Press)

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Le parole dell'Economia: Garanzia dei depositi

Il supercosto dell'Antonveneta all'origine della crisi di Mps (di Carlo Marroni)

L'intervento di Grillo all'assemblea Mps

Profumo: «Non so se sappiamo chi sono i sottoscrittori privati del fresh del 2008, perchè in molti casi sono stati sottoscritti attraverso banche depositarie».

17.04 Ad Viola: «Il veicolo Patagonia non è oggetto di analisi in quanto non presenta elementi di rischio per la banca. Il nome non è del tutto tranquillizzante, ma i contenuti non sono tali come quelli visti nelle altre operazioni».

17.03 Ad Viola: «Ho la convinzione, non solo l'auspicio, di riuscire a portare a casa il taglio delle spese e dei costi" con le azioni intraprese. Se faremo questo "credo che avremo fatto una grande operazione di efficientamento della banca, con impatti sociali ridotti veramente al minimo».

16.56 «Il piano industriale è stato definito lacrime e sangue. Io non ci vedo sangue. Ci vedo lacrime, ma sono lacrime che tutti dobbiamo accettare per riportare la banca aun profilo di redditività accettabile nel tempo». A proposito della preoccupazione espressa dai dipendenti, Viola ha detto che «è comprensibile dal punto di vista umano, ma non aiuta».

16. 55 domanda a Fabrizio Vola: la banca sarà in grado di erogare dividendi nei prossimi cinque anni, tanto durano i Monti-Bond? «Oggi fare delle previsioni sui dividendi è prematuro - risponde Viola -. La banca deve generare cassa, poi vedremo se ci sarà spazio».

16.51 Profumo: «Bankitalia lo ha detto: in alcuni casi delle operazioni della gestione precedente non sono state comunicate del tutto, e quindi in caso c'è stata una carenza della banca. Dal nostro punto di vista, come nuovo cda, siamo per la totale trasparenza e collaborazione con la vigilanza». Viola: «Tra novembre e oggi l'unica cosa che abbiamo fatto sono stati gli appronfondimenti tecnici sugli impatti patrimoniali. Anche io mi sono chiesto il perché della reazione così vistosa (della Borsa, ndr) ma poi quando escono i dettagli con documenti capisco che l'impatto anche emotivo di un comunicato d'intesa con gli organi di vigilanza per dire che c'erano dei problemi, tali da chiedere 500 milioni in più (da 3,4 a 3,9 mld, ndr)».

16.47 Alessando Profumo: i Monti- bond «sono un supporto pubblico, se la banca non li dovesse rimborsare sarebbero trasformati in capitale, e a quel punto lo Stato, il Mef, diventerebbe l'azionista di grande maggioranza. Ma oggi riconferiamo che la volontà del cda e management è di realizzare il piano industriale, non facile sul lato sindacale, è di rimborsare per cassa l'intervento pubblico».

16.37 Ad Fabrizio Viola: «A nostra conoscenza non ci sono dei cassetti da aprire, ancora (in relazione a operazioni fatte dalla precedente gestione e scoperte in seguito, come quella con la Nomura, ndr). Entro i primi 15 giorni di febbraio contiamo di concludere il nostro lavoro di verifica, ci vuole un po' prudenza». "Sulla cassaforte in realtà l'analisi è stata quando sono arrivati i nuovi dirigenti, quelli che presidiavano la finanza. Siamo di fronte a operazioni di ristrutturazione molto complessi, e questo si riverbera sulle contabilizzazioni. Appena abbiamo capito la natura della operazione ne abbiamo date notizia".