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Questo articolo è stato pubblicato il 19 febbraio 2012 alle ore 16:04.

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Berlino (Corbis)Berlino (Corbis)

C'è una città dove nei caffè girano più iPad che giornali di carta, dove lo scorso anno 81 startup digitali sono state finanziate dai venture capitalist con 136 milioni di euro, dove i quartieri orientali vengono comunemente chiamati Silicon Allee. Siamo in Germania e la mecca delle startup è la vecchia Berlino del Muro, quella in cui si trasferivano i disoccupati cronici per godere dei sussidi più alti.

La Berlino "povera ma sexy" del primo sindaco dichiaratamente gay della Germania, Klaus Wowereit, si è trasformata da brutto anatroccolo dell'economia sussidiata nel più bel cigno dell'imprenditorialità hi-tech europea. Grazie a un circolo virtuoso di buone università tecniche, manodopera giovane e smart, affitti bassi e strutture pubbliche efficienti. La regola d'oro di Richard Florida, l'inventore del Creativity Index, secondo cui talento, tolleranza e tecnologia attirano i creativi, a Berlino ha funzionato a meraviglia. E l'afflusso in massa degli investitori lo dimostra.

«Le buone idee hanno bisogno di un contesto ricco di nutrimento per realizzarsi: la Technische Universitaet sta facendo un lavoro fantastico per promuovere la creatività degli informatici e incoraggiare lo spirito imprenditoriale, così le startup che s'insediano qui hanno facile accesso ai giovani talenti», spiega Niklas Zennstroem, il fondatore di Skype, che ha investito 3,1 milioni di euro nella startup berlinese 6Wunderkinder con il suo fondo Atomico. «In più, la città dispone di incubatori e parchi tecnologici che aiutano i primi passi delle imprese, mentre gli affitti bassi danno più margine di manovra sul lungo periodo», fa notare Zennstroem. Gli spazi di co-working dilagano in città e il wi-fi libero è sempre più diffuso. Non solo incubatori pubblici, ma anche privati si stanno insediando qui, come Springstar di Klaus Hommels, uno dei finanziatori di Spotify. Hommels concorda con Zennstroem: «Berlino ha una buona probabilità di diventare la Silicon Valley d'Europa».

I vantaggi sui costi, ad esempio rispetto a Londra, secondo lui sono determinanti. «Chi apre una startup a Londra deve pagare più del doppio, sia per il personale che per la logistica», fa notare. Ecco perché negli ultimi due anni si è insediata qui una comunità sempre più numerosa di nuove imprese digitali, non solo tedesche. Fra le più interessanti c'è Wooga, che spopola nel mondo del gaming con Monster World; SoundCloud, comunemente definita "YouTube della musica", con 10 milioni di utenti iscritti; KaufDa, un'app ormai presente sul 15% degli smartphone tedeschi, che aiuta gli utenti a trovare offerte in prossimità alla loro posizione; ResearchGate, un social network focalizzato sul target specifico dei ricercatori, che ha già 1,3 milioni di iscritti; Upcload, un sito web che misura istantaneamente la taglia delle persone con una videocamera e promette di rivoluzionare il mondo delle vendite d'abbigliamento online; Changers, che mette in comunicazione l'energia verde con i social network, offrendo ai clienti che comprano i suoi pannelli anche un contatore capace di postare su una pagina di Facebook i valori dell'energia prodotta. 12designer è il più grande mercato di compravendita di web-design, Chocri ha avuto enorme successo vendendo online cioccolata personalizzata, sia nella forma che nei gusti.

Mister Spex è il più grande rivenditore online di occhiali, Readmill, sito di social sharing per ebooks, è insediato nell'ex quartier generale della Stasi. Con questi e altri innovatori della rete, oggi Berlino sta raggiungendo la massa critica sufficiente a sprigionare una forza d'attrazione naturale per chiunque voglia inserirsi in un'economia di distretto. Non a caso stanno affluendo qui anche i grandi capitali di rischio americani, come Index e Accel. Certo, la fama di capitale più cool del momento non basta per fare di una città il centro tecnologico di un continente. Ma è anche vero che nell'indice di Richard Florida delle città più creative la qualità della vita gioca un ruolo importante: il vibrante panorama culturale, l'accessibilità delle manifestazioni più importanti, dai concerti alla Berlinale, incentivano l'affluenza di talenti creativi. Se sei giovane, hungry e foolish, Berlino è perfetta.

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