La proposta di costituire un Fondo monetario europeo è per "il lungo termine". Lo ha detto all'Europarlamento il presidente della Commissione europea José Barroso. L'esecutivo Ue ha discusso della questione per un paio d'ore arrivando alla stessa conclusione del governo francese. Stamattina la responsabile delle finanze Christine Lagardeaveva detto che si tratta di una proposta interessante ma non prioritaria nel breve termine. L'esecutivo comunitario, dunque, non lascia cadere la proposta di uno strumento europeo per gestire le crisi finanziarie degli stati membri, ma prende atto delle posizioni espresse dalle capitali (in particolare da Parigi ma anche da Berlino dove il presidente della Bundesbank, Axel Weber, si è espresso in modo nettamente contrario) e trasforma in un obiettivo lontano la proposta.
Barroso ha precisato che la proposta di creare il Fme è del governo tedesco: si tratta "di un contributo interessante" alla discussione. Così come è stata posta, l'idea "potrebbe rendere necessaria la modifica dei Trattati". Per questo non può essere una proposta per l'oggi.

"E' proprio per evitare quanto sta accadendo in questo momento, in cui ognuno propone una cosa diversa - ha osservato Barroso - a volte perfino con due idee diverse da uno stesso governo, che non vogliamo precipitarci".

Attualmente, invece, la Commissione europea sta lavorando a una proposta per stringere le maglie del coordinamento delle politiche economiche per evitare l'accumularsi di squilibri che minano la fiducia internazionale sulla capacità di ripagamento dei debiti e la stabilità dell'Eurozona. Inoltre ha respinto l'idea secondo cui i problemi della Grecia sia stati originati dalla speculazione finanziaria, chiamando invece in causa l'irresponsabilità nella conduzione della finanza pubblica. La presa di posizione della Commissione europea ha un segno inequivoco perché solo un paio di giorni fa, una volta circolata la proposta del ministro delle finanze tedesche Wolfgang Schauble di creare un fondo monetario europeo, il commissario responsabile degli affari economici Olli Rehn lo aveva seguito affermando testualmente: "La Commissione è pronta a proporre tale strumento europeo che ha il sostegno dei membri della zona euro".
Stando a fonti comunitarie, la discussione di oggi della Commissione europea ha coinvolto per due ore quasi tutti i commissari (sono 26 più il presidente). Non si sarebbero levate voci dissenzienti rispetto all'idea di studiare la proposta tedesca anche se questa è stata solo annunciata e non specificata. Tutti d'accordo, quindi, sul fatto che si tratta di una proposta per il lungo termine.

La stretta sui cds
Barroso ha annunciato anche una stretta sui credit default swap, così come aveva chiesto all'esecutivo Ue la cancelliera tedesca Angela Merkel anche a nome di Francia, Lussemburgo e Grecia. L'intervento preannunciato riguarderà le operazioni sul debito sovrano senza il possesso dei titoli sottostanti ('naked practices').

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