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L'Abruzzo rilancia sull'asset turismo

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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2010 alle ore 10:46.

PESCARA - Il turismo: occasione mancata (almeno per ora) per l'Abruzzo. Del Resto, i numeri sono impietosi. Nel 2009 - ha certificato un'indagine promossa dal Monte dei Paschi - la presenza di turisti stranieri nella regione ha registrato una flessione di oltre il 9% rispetto all'anno prima, i pernottamenti sono scesi del 28,7% per non dire delle presenze negli alberghi (-26%) e delle case in affitto che hanno registrato una perdita di quasi il 45% sull'anno prima.

A questa situazione hanno cercato di dare una risposta autorevoli esponenti dell'industria del turismo abruzzese, uomini delle istituzioni e dell'università, come il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, e il direttore del dipartimento Ambiente reti e territorio dell'Università Chieti-Pescara. Con loro c'erano, Daniele Becci, presidente della Camera di Commercio di Pescara, Luigi Di Giosaffatte, direttore generale di Confindustria Pescara e Giancarlo Barbieri, responsabile area commerciale del Monte dei Paschi di Siena, nel corso del convegno «Territorio, economia e innovazione-La riqualificazione dell'offerta turistica» organizzato da Mps e Sole 24 Ore e svoltosi ieri a Pescara.

Tema di grande interesse, quello del turismo, perché l'Abruzzo, caso più unico che raro nel panorama italiano, offre mare e montagna distanti solo qualche manciata di chilometri oltre a due parchi naturali di richiamo mondiale. «Qui ci sono le condizioni per strutturare meglio l'offerta turistica – ha detto Barbieri –, dalla rete portuale a quella stradale. La nostra banca, che qui raccoglie l'8%, è pronta a parlare con le amministrazioni e gli imprenditori per valutare iniziative che riportino l'Abruzzo fuori da questo periodo di difficoltà». Barbieri ha aggiunto che Mps è pronta a prorogare i termini, che scadono il prossimo 30 giugno, per i cittadini aquilani colpiti dal terremoto che hanno contratto un mutuo con il gruppo senese. «Tutti gli abruzzesi, e non solo i cittadini pescaresi, teatini, teramani o aquilani, ognuno per conto proprio, devono essere un corpo unico per far conoscere le bellezze paesaggistiche di questa regione. L'Abruzzo ha solo 1,3 milioni di abitanti, meno di una metropoli, quindi è possibile essere coesi. E la politica deve accelerare i tempi decisionali», ha aggiunto il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa. «Dobbiamo imparare a fare squadra – ha detto Daniele Becci , presidente della Camera di Commercio – è questo il problema principale.

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«C'è un livello infrastrutturale molto elevato, ma mancano le infrastrutture dell'ultimo miglio – ha aggiunto Di Giosaffatte –. Qui è necessario che tutte le associazioni di categorie si presentino unite al cospetto della politica».