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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 16:16.

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Germania e Svizzera frenano sul nucleare e sospendono i piani di sviluppoGermania e Svizzera frenano sul nucleare e sospendono i piani di sviluppo

L'incidente alla centrale nucleare di Fukushima in conseguenza del violento sisma che ha colpito il Giappone, riaccende il dibattito sul nucleare in Europa. Il primo stop è arrivato da Svizzera e Germania. Il governo di Angela Merkel ha disposto la chiusura temporanea di sette vecchie centrali nucleari alla luce di quanto sta avvenendo in Giappone all'impianto di Fukushima. La misura è stata annunciata dal cancelliere Angela Merkel e riguarda tutte le centrali entrate in servizio «prima della fine del 1980».

La chiusura ha effetto immediato e durerà in un primo tempo per tre mesi. In Russia intanto il primo ministro Vladimir Putin ha ordinato che venga eseguito uno studio sul settore nucleare del paese per verificare se esistono le condizioni perché si possa verificare sul suolo della Federazione quanto avvenuto in Giappone. Berlino inoltre ha deciso di sospendere per tre mesi la decisione del previsto prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro di Fukushima, in Giappone.

Berlino annuncia una verifica sulla sicurezza
La moratoria sulla decisione di allungare la vita degli impianti, ha spiegato la Merkel, servirà a effettuare «senza tabù, un'ampia verifica della sicurezza degli impianti nucleari» in Germania. La Merkel ha comunque ribadito la sua posizione, secondo cui l'energia nucleare resta «una tecnologia ponte» in attesa di sviluppare ulteriormente il settore delle fonti rinnovabili. L'unica risposta a questa situazione, ha sottolineato, è che «il passaggio all'era dell'energia rinnovabile è un obbligo che ha la massima priorità».

Tuttavia la cancelliera tedesca non ha chiuso totalmente la porta al nucleare. «Penseremo come continuare dopo questi tre mesi» ha detto. «Abbiamo bisogno dell'energia nucleare - ha aggiunto - una chiusura delle centrali e la rinuncia a questa tecnologia non credo possa essere la risposta. L'unica risposta credo possa essere avere centrali più sicure».

Sospeso il piano di rinnovamento delle centrali in Svizzera
Anche la Svizzera, come accennato, ha deciso di frenare sullo sviluppo del nucleare annunciando la sospensione del piano di rinnovamento delle centrali. Al termine di un vertice con esperti del settore, il ministro per l'Energia, Doris Leuthard, «ha deciso di sospendere le procedure in corso che riguardano le domande di autorizzazione generale per le nuove centrali nucleari» si legge nel comunicato diffuso dal suo ministero. Leuthard ha inoltre incaricato l'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (Ifsn) di procedere a un riesame della sicurezza degli impianti esistenti e di analizzare le «cause esatte dell'incidente avvenuto in Giappone e di definire eventualmente nuovi o più severi standard di sicurezza, in particolare in materia di protezione contro terremoti e sistemi di raffreddamento». «La sicurezza - ha sottolineato il ministro - è una priorità assoluta».

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