Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2011 alle ore 15:34.

My24

Le macchinazioni politiche, che Tremonti nega, sono in evidenza su El Pais. Il quotidiano spagnolo sottolinea che Berlusconi ha spostato al 2013 il grosso dell'aggiustamento fiscale pattuito con Bruxelles.

Lo scaglionamento degli interventi, secondo le informazioni che circolano, prevede 1,8 miliardi nel 2011, 5,5 miliardi nel 2012, 20 miliardi nel 2013 e 20 miliardi nel 2014. La Commissione europea, lo scorso 7 giugno, nel felicitarsi con l'Italia per il suo rigore fino al 2012, aveva però raccomandato all'Italia di prendere misure aggiuntive per il biennio 2013-2014 per un valore di 40 miliardi.

"Sapendo che la divisione del centro-destra potrebbe obbligarlo a elezioni anticipate nel 2012 – scrive El Pais - la risposta di Berlusconi, che appare sempre più subordinato alle pressioni dell'alleato della Lega Nord Umberto Bossi, è stata di esigere che il ministro Tremonti rinviasse i tagli più duri fino al 2013".

"Tremonti impone una cura d'austerità da 47 miliardi" titola Les Echos. Spinto dalla Commissione europea, dall'Fmi e dalle agenzie di rating, il ministro svela una manovra che, secondo il quotidiano francese, risponde a un duplice obiettivo: rassicurare i mercati sulla serietà dell'Italia e accontentare il Governo.

Rinviando al di là delle prossime elezioni politiche la maggior parte dello sforzo "evita di appesantire il clima economico e sociale". Solo dopo che il mandato di Silvio Berlusconi sarà arrivato a scadenza, le amministrazioni pubbliche dovranno veramente "stringere la cinghia".

La misura più emblematica, secondo il corrispondente Guillaume Delacroix, riguarda il pensionamento delle donne nel settore privato. Un altro campo "severamente" colpito dall'austerità sarà la sanità, con il ticket forfettario non rimborsabile.

La tassa sulle transazioni finanziarie propugnata dal ministro, secondo Les Echos, "potrebbe essere oggetto di arbitrato all'ultimo minuto". Così come il progetto di alzare l'Iva di un punto, al 21%, e alla soppressione degli stipendi dei ministri in luglio.
Le agenzie internazionali, che da giorni sottolineano le divisioni nel governo sul piano d'austerità, ora mettono in evidenza il progetto di una tassa dello 0,15% sulle transazioni finanziarie. Secondo una bozza ottenuta dalla Reuters, il bilancio prevede anche una tassa del 35% sui profitti delle banche generati dal trading per conto proprio, a eccezione del trading obbligazionario.

Le Monde, riprendendo un lancio Afp, titola sul suo sito: "Roma si appresterebbe a tassare dello 0,15% le transazioni finanziarie". Questa misura, secondo una fonte di governo, "si iscrive nella volontà europea di instaurare tale tassa".
Le attività di trading delle banche, che si propone di tassare al 35%, attualmente sono tassate, attraverso due imposte, a circa il 31%.L'aumento in cantiere per la tassa sulle attività di trading in proprio delle banche fa titolo sul Wall Street Journal. Il rialzo al 35% sarebbe un aumento rispetto alla tassa esistente del 17%, secondo una fonte interpellata del Wsj.

Shopping24

Dai nostri archivi