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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2012 alle ore 18:48.

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L'imposta di bollo in misura proporzionale è dovuta sulle comunicazioni alla clientela relative ai prodotti ed agli strumenti finanziari, anche relativamente a quei prodotti non soggetti ad obbligo di deposito, ad esclusione dei fondi pensione e dei fondi sanitari. L'imposta è proporzionale ed è dovuta nella misura dello 0,1% per il 2012 (0,15% a decorrere dal 2013) sul complessivo valore di mercato dei prodotti e strumenti finanziari o, in mancanza, sul valore di rimborso.
Pertanto, considerando che il presupposto della tassazione è rappresentato dalla comunicazione, se la comunicazione inviata all'investitore è relativa a tutte le polizze vita sottoscritte dal contraente, l'imposta di bollo sarà calcolata sul valore complessivo delle polizze (50mila euro). Qualora invece siano effettuate comunicazioni separate per ogni singola polizza, l'imposta proporzionale per ogni comunicazione annuale sarà sempre applicata con la medesima aliquota di cui sopra, nel rispetto della misura minima che non potrà essere inferiore a 34,20 euro.

Diversi anni fa, a seguito della scadenza della polizza vita, grazie ad una clausola prevista dalla stessa, ne ho deciso il differimento. La tassazione prevista era del 12,50%, previa riduzione in funzione degli anni di differimento. Con la manovra Monti la tassazione ha subito modifiche e nel caso affermativo in che cosa consistono?
La manovra Monti non ha apportato modifiche al regime di tassazione dei redditi derivanti dalle polizze vita. Tuttavia, il precedente D.L. n. 138 del 13.8.2011, ha innalzato l'aliquota di tassazione prevista per tali redditi.
Pertanto, a decorrere dal primo gennaio 2012, i redditi derivanti dalle polizze vita saranno assoggettati a tassazione con l'aliquota del 20%. Nel caso in cui le polizze siano state sottoscritte prima del primo gennaio 2012, la parte di redditi riferita al periodo intercorrente tra la data di sottoscrizione/acquisto della polizza ed il 31 dicembre 2011 continuerà ad essere assoggettata a tassazione con l'aliquota del 12,5%.

Ho diversi buoni postali cartacei con scadenze diverse e intestati a più persone di importo di 5mila euro. Molti di questi sono registrati su brogliacci postali. Come pagherò la nuova imposizione se non ho alcuna comunicazione annuale da parte delle Poste? Mentre per i conti correnti il bollo è annuale ed è unico per ogni c/c, per i buoni postali pagherò l'importo per ogni buono alla naturale riscossione o sull'intera somma investita in buoni postali? Come si procederà in questo caso?
La riforma varata dal Governo Monti ha esteso l'ambito di applicazione dell'imposta di bollo anche alle comunicazioni relative ai prodotti e agli strumenti finanziari non soggetti ad obbligo di deposito, ivi compresi i buoni postali fruttiferi. L'imposta di bollo è dovuta nella misura dello 0,1% per il 2012 (0,15% a decorrere dal 2013) del complessivo valore di mercato o, in mancanza, sul valore nominale o di rimborso dei prodotti finanziari. L'imposta è dovuta nella misura minima di 34,20 euro e, limitatamente all'anno 2012, nella misura massima di 1.200 euro.

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