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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2012 alle ore 18:48.

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Per i buoni postali è prevista un esenzione nel caso in cui il valore di rimborso complessivo non superi i 5mila euro. Nel caso in cui un soggetto possieda più buoni postali, l'imposta dovrebbe essere calcolata sul loro valore complessivo; tuttavia, tale aspetto sarà probabilmente oggetto di un chiarimento da parte dell'Agenzia delle Entrate.
La comunicazione si considera in ogni caso inviata almeno una volta nel corso dell'anno anche quando non sussiste un obbligo di invio o di redazione. Pertanto, anche in assenza di una specifica comunicazione, l'imposta dovrà essere ugualmente prelevata e versata da Poste Italiane una volta all'anno o alla chiusura del rapporto. Tuttavia, i profili applicativi dell'imposta di bollo a tali fattispecie saranno chiariti da un decreto ministeriale di prossima emanazione.

Uno dei servizi di investimento più sottoscritti da clienti facoltosi sono le gestioni patrimoniali. Dal tenore letterale della "manovra" sembrerebbero escluse dalla nuova imposta di bollo. Infatti per le norme vigenti non sono "prodotti finanziari" ma un servizio di investimento. E' corretto ? Sembrerebbe strano che proprio un servizio per persone molto ricche fosse escluso. Inoltre le gestioni mobiliari comunque devono essere appoggiate ad un dossier titoli e a un conto corrente omnibus presso una banca, a nome dell'intermediario ma per conto dei clienti.
L'articolo 19 del D.L. n. 201/2011 è intervenuto modificando, il regime dell'imposta di bollo per gli strumenti finanziari, tra l'altro, recentemente rivisitato anche in occasione del D.L. 98/2011.
Aderendo al regime del cosiddetto "risparmio gestito", ai sensi dell'articolo 7, D.lgs. n. 461 del 21 novembre 1997, il cliente conferisce all'intermediario il mandato di gestire un certo ammontare di denaro per suo conto, entro certi limiti. L'intermediario opera con discrezionalità nell'ambito del mandato di gestione, informando periodicamente il cliente del rendimento ottenuto e degli strumenti inclusi della gestione patrimoniale.
Quest'ultima prevede di regola l'utilizzo di un contratto di deposito titoli intestato all'investitore, pertanto l'imposta di bollo sarà applicata dall'intermediario in relazione alle comunicazioni inviate al cliente. La suddetta imposta sarà applicata con aliquota dell'1 per mille annuo per il 2012 e dell'1,5 per mille annuo a decorrere dal 2013, sul complessivo valore di mercato o, in mancanza, sul valore nominale o di rimborso dei titoli o strumenti finanziari.

Sono cointestatario, con pari facoltà di rimborso, assieme ad altri due soggetti, di cinque buoni postali fruttiferi del valore nominale di mille euro ciascuno. Come sono considerati ai fini dell'imposta di bollo? Il valore di rimborso va diviso per 3? O va considerato complessivamente per ogni intestatario?

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