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Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2010 alle ore 14:16.
Portieri per caso. Potrebbe essere il titolo per un film sull'esordio di Federico Marchetti nella prima partita del mondiale sudafricano, nel secondo tempo di Italia-Paraguay. Si sa che Gigi Buffon da diverso tempo lotta contro i dolori alla schiena e la sciatalgia, e il portiere del Cagliari era stato già preallertato dal numero uno della Juve, ma vederlo entrare così all'improvviso, ha sorpreso molti.
E tanti in Italia ancora non lo conoscono bene, non essendo lui una celebrità di Inter, Juve o Milan, non essendo un attaccante o un personaggio alla Cassano, non avendo esordito a 17 in serie A come Superman Buffon ed essendo il primo giocatore in forza al Cagliari a vestire la maglia della nazionale dai tempi di Gigi Riva.
Una storia molto diversa da quella di Buffon (che esordì in nazionale a 19 anni), quella di questo ragazzone ventisettenne originario di Bassano del Grappa, passato attraverso molte squadre di diverse categorie prima di arrivare in serie A nel Cagliari di Massimiliano Allegri e dello scaltro e abile patron Massimo Cellino. Una strada in salita, ma anche in ascesa continua grazie alla sua elasticità e alla bravura sulle palle alte (grazie alla sua formidabile elevazione). Parte dalle giovanili del Torino, si fa le ossa in C2 alla Pro-Vercelli, al Crotone, alla Biellese, torna nuovamente in maglia granata in serie B (una sola presenza). Quando nel 2006 Buffon alza la Coppa a Berlino, Marchetti viene acquistato dal presidente Andreoletti dell'Albinoleffe, club a caccia della quarta salvezza consecutiva in serie B, sempre bravo a scovare giocatori poco noti ma di qualità e utili alla causa. Con Mondonico non è titolare ma disputa comunque un buon numero di partite. Con gli allenatori seguenti, Gustinetti e Madonna, diventa titolare fisso. Nella lotta per un posto in serie A incrocia il Brescia di Allegri, che rimane impressionato da quel portiere di 1.86, molto bravo a leggere il tempo delle uscite. Sarà proprio Allegri a consigliare a Cellino di acquistarlo al Cagliari (per 4,5 milioni di euro), dove debutta due anni fa e dopo una sola stagione viene già eletto come miglior portiere della serie A, candidandosi come erede di Gigi Buffon.
Particolarità? Tra i convocati in azzurro Marchetti è quello con l'ingaggio più basso (150mila euro) e ha tatuato sul braccio destro una preghiera dell'Avesta, il testo sacro della religione di Zarathustra, come segno di ringraziamento al Cielo per essersi salvato in un grave incidente in autostrada. Ora l'attende il difficile compito di non far rimpiangere il portierone Buffon e garantire sonni il più possibile tranquilli a Marcello Lippi. Dopo l'esordio ora si attende almeno la prima parata.