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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2011 alle ore 11:09.
Ore 12,43 - L'inno di Mameli sullo scoglio di Quarto in ricordo dei garibaldini
A Genova un ricordo e un omaggio alla storia. La città di Giuseppe Mazzini e Goffredo Mameli, ha celebrato i 150 anni dell'Unità d'Italia a cominciare da Quarto, lo scoglio della partenza dei Mille. Questa mattina le note dell'Inno d'Italia hanno fatto da sfondo all'alzabandiera e alla deposizione di una corona di alloro al monumento dei garibaldini. «Le celebrazioni sono iniziate da qui un anno fa con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano - ricorda il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando - ed era doveroso ritornarci oggi. Abbracciamo due anniversari, la partenza della spedizione dei Mille (che avvenne il 6 maggio 1860, n.d.r.) e la proclamazione di Vittorio Emanuele II re d'Italia (avvenuta il 17 marzo 1861, n.d.r.), di grande importanza per la storia del Paese».
Ore 12,31 - A Caltagirone un tricolore lungo 150 metri
Un gigantesco tricolore, 150 metri di lunghezza e 4,50 di larghezza, è stato srotolato stamani da 50 persone lungo la scala monumentale di Santa Maria del Monte a Caltagirone (Catania) nel corso delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia organizzate dal Comune. La bandiera record è stata stesa dinanzi a una folla di cittadini.
Ore 12,29 - Barroso: Europa ha bisogno di un'Italia forte e unita
«Un'Europa ha più che mai bisogno di un'Italia forte e unita». lo ha detto il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso in un video messaggio in occasione del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. «Questa data - ha aggiunto Barroso rappresenta non solo un avvenimento cruciale nella storia d'Italia ma anche una conquista per l'intero continente europeo».
Ore 12,28 - Bagnasco: la Patria è una preziosa eredità
«Nè retorica nè nostalgia» nel dire «grazie a Dio» per l'Italia, «ma consapevolezza che la Patria che ci ha generato è una preziosa eredità e insieme una esigente responsabilità», lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco nell'omelia della messa in Santa Maria degli Angeli, a Roma. Parlando davanti alle più alte cariche dello Stato, Bagnasco ha sottolineato anche che dell'Italia che celebra oggi i 150 anni della sua unità «tutti ci sentiamo orgogliosamente figli perchè a lei tutti dobbiamo gran parte della nostra identità umana e religiosa». L'alto prelato ha parlato anche di Roma: «Affetto e ammirazione per Roma, capitale d'Italia, memoria vivente della nostra storia plurimillenaria e provvidenziale sede del Successore di Pietro, centro della cattolicità». In proposito, Bagnasco ha citato le «significative parole» del cardinale Giovanni Battista Montini all'indomani del I centenario dell'Unità: «Il nome di Roma appare nelle intenzioni divine».
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