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Questo articolo è stato pubblicato il 18 aprile 2011 alle ore 06:36.

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La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, con Vincenzo Boccia, presidente della Piccola industriaLa presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, con Vincenzo Boccia, presidente della Piccola industria

Una decisione inusuale, che non si verificava dal 1992. Motivata dalla fase che il Paese sta vivendo. «È un momento epocale, di grande discontinuità e di grande cambiamento. Una circostanza che impone una profonda riflessione sulle proposte da mettere in campo, una spinta per la politica e per la società». La spiega così Emma Marcegaglia la decisione di convocare le Assise della confederazione, il 7 maggio, a Bergamo. Una grande adunata di imprenditori, che discuteranno a porte chiuse per elaborare progetti che riguardano non solo il mondo delle aziende, ma tutto il Paese, con un impegno verso la modernità.

Un modo per incalzare la politica, richiamandola a mettere al centro del dibattito la crescita. «Le imprese non si sono mai sentite così sole», afferma la presidente di Confindustria nel videomessaggio che dall'inizio di aprile si può ascoltare sul sito confederale. Parole che hanno agitato i partiti e creato qualche suscettibilità nella maggioranza. Ma la Marcegaglia si è immediatamente smarcata da qualsiasi strumentalizzazione politica: «Non vogliamo essere ascoltati in quanto imprenditori. C'è un problema economico fortissimo: le imprese non ce la fanno, non ce la fanno i lavoratori».
Il problema è in quello scarno 1% cui è inchiodata la crescita dell'Italia. Un trend di sviluppo che non permette di creare occupazione, recuperando i posti persi e dando spazio a nuove opportunità, nè di creare maggiore benessere.

Ecco il cuore del dibattito che gli imprenditori faranno il prossimo 7 maggio. Con le Pmi protagoniste, in prima fila: proprio il parlamentino della Piccola di Confindustria ha sentito l'esigenza, in questa fase così straordinaria e dopo una crisi che ha modificato il mondo, di trasformare il tradizionale convegno biennale (previsto a Bergamo, a fine marzo) in un momento diverso di riflessione. Un lavoro che ha coinvolto le Pmi insieme alla presidente Marcegaglia, nei roadshow sul territorio, organizzati in vista dell'appuntamento del 7 maggio.

Non solo: il giorno prima, sempre a Bergamo, si terrà il Comitato centrale della Piccola industria, dove saranno chiamate a raccolta le Pmi. Verrà presentata una ricerca che il Centro studi di Confindustria sta preparando insieme alla Piccola proprio in vista della riunione: ne discuteranno gli imprenditori e sarà oggetto dei lavori della Assise, il giorno dopo.

Nella ricerca saranno affrontati diversi temi: ci sarà un sondaggio che fotografa l'esistente, una base essenziale per capire cosa occorre e cosa fare per permettere alle Pmi di crescere. Verranno anche presentati i risultati dei focus group: gruppi di ascolto che sono stati organizzati sul territorio. Finora ne sono stati realizzati 76 in tutta Italia e hanno coinvolto 450 imprese considerate vincenti. Il messaggio che arriva è che le strategie per farcela sono alla portata di tutti.

Il roadshow preparatorio in vista delle Assise è arrivato alle ultime battute: il 21 ci sarà l'ultima tappa, a Firenze, su infrastrutture, ambiente ed energia. Si è cominciato da Torino, con un approfondimento su tecnologia, ricerca e innovazione, il 4 aprile. Nello stesso giorno c'è stata anche la riunione in Assolombarda su «Le imprese che vogliamo, il compito di Confindustria e la relazioni industriali per la produttività». Il 14 aprile a Roma i temi sono stati Pubblica amministrazione, semplificazione e costi della politica, insieme a giovani, merito e opportunità, e nello stesso giorno a Bari ci si è concentrati su Mezzogiorno e fondi strutturali.

Ma tutti gli argomenti sono stati sempre discussi trasversalmente, come il tema fondamentale di fisco, credito e finanza. E sono stati approfonditi in una documentazione, presente sul sito confederale: si possono leggere i dati sul fatto che la nostra dotazione infrastrutturale in autostrade e ferrovie in rapporto alla popolazione è inferiore al 75% della media Ue, che ci vogliono 1.210 giorni per il recupero di un credito, che abbiamo perso nel periodo 1997-2009 15 punti di produttività rispetto a Francia e Germania e oltre 20 punti rispetto al Regno Unito.
A tutti gli appuntamenti, la presidente Marcegaglia è sempre stata presente. A testimoniare, con la sua presenza, l'impegno del mondo imprenditoriale.

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