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Questo articolo è stato pubblicato il 07 novembre 2011 alle ore 16:12.
L'ultima modifica è del 07 novembre 2011 alle ore 12:40.
Ore 16,59. Fioroni (Pd): agonia nasce da assenza politica
«Le drammatiche ore che vivono l'Italia e gli italiani dimostrano ancora una volta che manca una politica capace di andare oltre il contingente e l'occasionale perchè fondata su solidi punti di riferimento». Lo ha detto Giuseppe Fioroni (Pd), nel corso della presentazione del libro "Dc. Il partito che fece l'Italia", di Giovanni Di Capua e Paolo Messa, che si è tenuta oggi all'Abbazia di Montecassino. «La mancanza di questa ispirazione che in passato è stata la forza della Dc, partito che fece l'Italia, e di cui oggi si avverte un gran bisogno, è la vera cifra della lunga agonia del governo Berlusconi», ha aggiunto il dirigente di Movimento democratico.
Ore 16,57. Sacconi: no assoluto a governo di unità nazionale
«No totale, assoluto, inequivoco, senza dubbi, al governo di unitá nazionale, perchè l'Italia ha bisogno di una guida certa in una direzione quale quella concordata con l'Europa e non di una melassa incerta, confusa, incapace di decidere». Non ha dubbi il ministro del Welfare Maurizio Sacconi su un eventuale governo di larghe intese dopo Berlusconi. E in ogni caso per il ministro «intanto, c'è un governo e un presidente del Consiglio ed è difficile crede che questa maggioranza sarebbe ancor più forte senza il leader che l'ha costruita». Il problema -spiega Sacconi- è verificare in Parlamento se questa maggioranza ancora c'è. Altrimenti, non c'è che, in tempi rapidi, semplici, immediati, il ritorno al popolo italiano».Quindi, sulle dichiarazioni del ministro dell'Interno, Sacconi sottolinea che «il ministro Maroni dice quello che pensiamo tutti: "se non ci sono i numeri si va alle elezionì"».
Ore 16,52. Colaninno: dai mercati segnali chiarissimi per dimissioni del premier
«I segnali forti e inequivocabili dei mercati finanziari di oggi che vanno a sommarsi alla grave insufficienza del governo Italiano al G20 impongono al presidente Berlusconi una presa d'atto non più differibile». A dichiararlo è Matteo Colaninno, responsabile Sviluppo industriale e finanza d'impresa del Pd. «L'Italia- dice- deve immediatamente ritrovare una exit strategy dalla gravissima crisi di fiducia e credibilitá che rischia di portare il Paese al punto di non ritorno».
Ore 16,51. Ronconi (Udc): Berlusconi sta tentando di avvelenare i pozzi del confronto parlamentare
«Berlusconi sta tentando di avvelenare tutti i pozzi del possibile confronto parlamentare per andare immediatamente alle elezioni anticipate in un clima di assoluta drammatizzazione. La politica italiana si trasformerebbe in un modello sudamericano con la finanza mondiale che speculerebbe pesantemente sui nostri mercati». Lo dichiara Maurizio Ronconi (Udc). «Questa - aggiunge - sarebbe la situazione che intimorirebbe gli italiani che andrebbero a ricercare nelle elezioni la solita soluzione "forte". Mai come oggi invece é necessaria la parlamentarizzazione della crisi politica perché questo é l'unico strumento di decantazione politica e utile nella ricerca della soluzione più equilibrata».
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