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Questo articolo è stato pubblicato il 07 novembre 2011 alle ore 16:12.
L'ultima modifica è del 07 novembre 2011 alle ore 12:40.
Ore 19,20. Antonione (Pdl): sul rendiconto mi astengo
«Il mio intendimento è quello di astenermi» sul Rendiconto. A dirlo è il deputato Roberto Antonione, esponente Pdl tra i firmatari della lettera dell'Hassler. «Domani - ha sottolineato - dovrei vedere il presidente Berlusconi, ma non sono più così nemmeno sicuro di andarci perché mi hanno dato molto fastidio quelle sue frasi sul "guardare in faccia i traditori"». Poi ha aggiunto: «La nostra posizione - ha aggiunto Antonione - è chiara, serve un allargamento della maggioranza, come abbiamo scritto nella lettera. Abbiamo passato due anni a sostenere che Prodi non poteva governare con due voti di scarto, se ne eravamo convinti allora, lo dobbiamo essere ancora di più oggi».
Ore 19,14. Raisi (Fli): sfiducia sull'esecutivo, non sulla lettera Ue
«Se proprio Berlusconi vuole mettere la fiducia sulla sua corrispondenza con le istituzioni europee, sarebbe meglio usare come testo-base quello della lettera inviata da Draghi e Trichet, non quello della sua ultima missiva a Bruxelles. Sui temi più sensibili - a partire da pensioni, mercato del lavoro e liberalizzazioni - almeno la lettera dell`Eurotower è chiara, mentre quella di Berlusconi non lo è affatto». A dichiararlo è Enzo Raisi, deputato e capogruppo di Futuro e Libertà nella commissione Attività produttive.
Ore 19,09. Incontro Fini, Bersani, Casini, Cesa, Rutelli, Franceschini
Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini è, insieme al segretario del partito Lorenzo Cesa, dal presidente della Camera Gianfranco Fini. Alla riunione, a cui partecipano anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e il leader dell'Api, Francesco Rutelli, partecipa anche il capogruppo Pd alla Camera Dario Franceschini.
Ore 19,05. Urso: non affidare il destino del Paese a una conta alla cieca
«Mi sembra importante il colloquio tra Pier Ferdinando Casini e Gianni Letta e spero che ciò possa di riunificare da subito le forze popolari e il
centrodestra in un governo e in una maggioranza più ampia capace di varare l'agenda concordata in Europa. Mi aspetto che Berlusconi prenda l'iniziativa per aprire questa nuova fase. Non si può affidare il destino del Paese a una conta alla cieca, occorre offrire una soluzione politica, forte e credibile e soprattutto capace davvero di fare le riforme. Servono le riforme non le elezioni». È quanto ha affermato l'ex viceministro allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso, commentando il colloquio tra il leader
dell'Udc e il sottesegretario alla Presidenza del Consiglio, avvenuto oggi alla Camera.
Ore 19,03. Napoli (Pdl): le opposizioni voteranno contro la lettera Ue
«Trovo saggia la decisione del premier di porre la fiducia sulla lettera all'Unione europea. Per una ragione semplice: si potranno così smascherare i sepolcri imbiancati che siedono in Parlamento e fanno i gargarismi sull'Europa salvo, naturalmente, infischiarsene al momento di farla diventare carne e sangue della politica italiana». Lo dichiara il vicepresidente dei deputati del Pdl, Osvaldo Napoli. «Con la fiducia agli impegni europei del governo la Camera - sottolinea Napoli - vincolerá questo e qualsiasi altro esecutivo al loro rispetto e svelerá le contraddizioni e le ipocrisie dell'opposizione. Casini e Bersani spiegheranno da par loro perchè votano contro quella lettera, presentata da Berlusconi, e perchè quella stessa lettera dovrebbe poi diventare il loro programma di azione in Parlamento e nel Paese».
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