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Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2012 alle ore 13:02.

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Giuseppe GuzzettiGiuseppe Guzzetti

Ma ci sono anche le scelte operate in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. In questo caso le Fondazioni hanno voluto realizzare un progetto di sistema, oltre quelli, numerosissimi, finanziati sui loro singoli territori; così hanno dato un sostanziale contributo per il restauro del Forte di Arbuticci a Caprera, che verrà inaugurato dal Capo dello Stato il 5 luglio prossimo. Né dimentico i Quaderni del Cittadino dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori, alla cui realizzazione, per il compleanno dell'Italia, l'Acri ha voluto contribuire direttamente, mentre da anni le singole Fondazioni danno il loro sostegno ad Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio, per la realizzazione del "Quotidiano in classe".

Di enorme rilievo è, infine, l'iniziativa volta a dar vita a un nuovo soggetto, la Fondazione Italiana per l'Educazione Finanziaria, in via di costituzione, che consentirà di dare impulso e sistematicità all'azione formativa in questo campo e che vede impegnate, oltre all'Acri, diverse realtà associative quali l'Abi, l'Ania e Federcasse.

Tutte sono iniziative in cui si è ravvisata l'opportunità di un intervento corale da parte delle Fondazioni, al fine di manifestare come sistema l'impegno e la presenza in risposta a esigenze ritenute prioritarie o di particolare rilevanza generale.

Sino a oggi, la partecipazione a questa tipologia di interventi è stata coordinata dall'Associazione attraverso un'azione di vero e proprio fund raising nei confronti di ciascuna Associata, promuovendone l'adesione e sollecitando la destinazione di risorse. L'Assemblea dell'aprile scorso ha stabilito, invece, che ormai sia tempo che l'Acri si doti di un fondo di risorse, ovviamente alimentato dalle singole Fondazioni, da utilizzare a sostegno di progetti di interesse comune, non solo di carattere emergenziale. Questo consentirà una maggiore possibilità di programmazione, una più tempestiva risposta alle esigenze di intervento, una più omogenea distribuzione dell'impegno tra Fondazioni e una più elevata efficienza gestionale.

Dalla ricognizione dei temi a cui ci dedichiamo anche in sede associativa è evidente che chi pensa alle Fondazioni come a dei poteri forti, invece che soggetti al servizio della collettività, non ha capito nulla di noi e non vuol capire cosa significhi la parola sussidiarietà e che cosa siano i corpi intermedi. È proprio questo dato di autonomia e di terzietà del ruolo svolto dalle Fondazioni che non viene colto da chi ci rivolge le critiche più populiste.

Le Fondazioni di origine bancaria insieme ad altri organismi, sono importanti corpi intermedi della società, ossia strumenti del pluralismo e della democrazia. Sono soggetti che intervengono in iniziative d'interesse per la collettività con un ruolo sussidiario, ovvero aggiuntivo e non sostitutivo, rispetto agli organismi pubblici, cui è deputato il compito di presidiare i bisogni primari del welfare: un compito al quale non possono venir meno.

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