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Questo articolo è stato pubblicato il 12 luglio 2012 alle ore 13:13.

La voce arriva ancora un po' assonnata via telefono da Barcellona, dove si trova per commentare per Eurosport i mondiali juniores di atletica. Ma basta nominargli i Giochi e le ormai imminenti Olimpiadi di Londra, che Maurice Greene si accende e diventa un fiume in piena. Normale, per chi l'oro nei 100 metri l'ha vinto a Sydney 2000, e che nel palmares ha un bronzo ad Atene 2004, l'oro nella 4x100 a Sydney e l'argento nel 2004, oltre a una manciata di titoli mondiali. A Londra per lui - che a 38 anni è anche allenatore di alto livello - la sfida sarà ancora col microfono in mano. Ma a sentire i fendenti che lancia a parole, capisci bene che vorrebbere essere ancora lì, fianco a fianco con tutti gli altri, ai blocchi di partenza
Signor Greene, dopo i trials giamaicani e statunitensi, il mondo dello sprint sembra rivoluzionato: Bolt battuto due volte da Blake, Gatlin e Gay che tornano alla grande. Che sta succedendo?
In realtà non è successo nulla di sorprendente. Yohann Blake ha corso molto bene, e del resto è il campione del mondo in carica sui 100, non ha nessun timore reverenziale, e credo che la sua corsa sia più completa di quella di Usain Bolt. Usain, da parte sua, sta avendo qualche problema con la sua tecnica di corsa e con il programma di avvicinamento alle Olimpiadi. Ma è lo sport: non tutti i giorni sono uguali, anche per i campioni.
Vista la sua esperienza di campione e allenatore, qualche suggerimento per Bolt?
Consigli? Non credo ne abbia bisogno. Saprà venirne fuori con l'aiuto del suo allenatore (Glen Mills, lo stesso di Blake, ndr). Sapranno analizzare insieme i problemi e trovare la soluzione più giusta.
Ai trials di Kingston si è visto anche un buon Asafa Powell. Quelle di Londra potrebbero essere le sue Olimpiadi?
Anche Asafa Powell è un grande sprinter, ha una buona tecnica; finora non è stato mai capace di venir fuori in un Mondiale o in un'Olimpiade. Secondo me non deve mettersi a pensare a queste cose, deve stare attaccato agli altri e poi ha tutte le carte in regola per giocarsela con tutti.
I trials americani hanno riportato alla ribalta Justin Gatlin (oro ad Atene 2004, tornato alle gare nel 2012 dopo 4 anni di stop per doping, ndr) e Tyson Gay. Potrebbero interrompere loro il regno di Bolt?
Tra gli sprinter americani, tra Justin Gatlin e Tyson Gay, devo dire che quello che vedo meglio è Gatlin, perché ha avuto meno infortuni in carriera. Tyson non è ancora al 100%, e corre ancora in modo troppo duro, poco sciolto. Credo che, dovessero arrivare alla finale, a quel punto Justin saprebbe gestire meglio la situazione.
E poi c'è il francese Lemaitre, certo non l'ultimo arrivato e che sembra riuscire a interpretare sempre meglio i grandi appuntamenti: che ne pensa?
Lemaitre mi piace molto, è molto talentuoso. È stato capace di vincere un bronzo mondiale, ma è anche vero che quest'anno non ha mai corso sugli stessi livelli. Ma può farlo, ha le risorse per farlo, lavorando duro in vista dell'Olimpiade. Non lo giudicherei una sorpresa, perché sono due stagioni che ormai è ai vertici del movimento. Lasciamolo crescere, può fare molta strada. Vediamo cosa sarà capace di fare.
Ci permetta di scherzare un po': abbiamo 5 dollari da scommette sui vincitori di 100 e 200 a Londra. Ci dà qualche dritta?
5 dollari? Sono troppo pochi!! Scherzi a parte, a questo punto, vedo Blake come grande favorito sui 100 metri, perché Bolt non è nelle stesse condizioni tecniche e di forma di Pechino; ma sui 200 metri, dovessi scommettere dei soldi, punterei proprio su Bolt. Secondo me sui 200 può essere velocissimo e fare qualcosa di incredibile....Ci vediamo a Londra e non si dimentichi di scommettere: se vince, mi deve metà della somma!!
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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