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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2012 alle ore 14:31.

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Valerio CleriValerio Cleri

Per molti è un Tritone, o Poseidone in persona, divinità olimpica capace di domare il mare ei flutti, piegandoli al suo volere. Vero è, però, che Valerio Cleri con l'acqua non ha un rapporto antagonista. Non la sfida, lui, l'acqua; piuttosto, bracciata dopo bracciata, sembra quasi dialogarci, convincerla a lasciargli strada. Anzi, di più. A indicargli la via giusta, quella che porta al podio. Perché per il 31enne campione di Palestrina, talento assoluto del nostro nuoto di fondo, davvero una medaglia olimpica è l'unico alloro che manca a un palmares in cui titoli mondiali, europei e italiani quasi non riesci a contarli, su tutte le distanze, dai10 ai 25 km.

Curriculum d'eccezione, signor Cleri, ma la qualificazione per la 10 km olimpica è arrivata proprio all'ultimo momento….
È vero, ed è stato un peso psicologico che mi ha condizionato per tutto l'anno, e che sono stato ben lieto di togliermi dalle spalle, a inizio giugno nelle acque di Setubal. Purtroppo l'anno scorso, ai Mondiali di Shanghai, ero arrivato appena 11esimo, mancando podio e qualificazione olimpica.

Acque cinesi che non le portano fortuna, visto che a Pechino fu quarto....
Non è solo sfortuna. È che in acque calde, con temperature intorno ai 30 gradi, come spesso capita di trovare in Oriente, non rendo. È una questione di fisico, e i nuotatori pesanti, possenti come me in quelle condizioni fanno più fatica.

Rischio che a Londra non dovrebbe correre, visto il meteo e la latitudine, vero?
Sì, dovremmo avere temperature ben più fresche (intorno ai 18 gradi, ndr), e certo non mi dispiace! Quest'anno poi nuoteremo nel laghetto di Hyde Park, su un percorso di sei giri ciascuno di circa 1,5 km, per un totale di 10, mentre di solito i giri erano 4 ma più lunghi. Una piccola modifica per poter gareggiare in un'atmosfera spettacolare!

Che gara s'aspetta?
Molto tattica, perché a differenza di quanto accade in altre competizioni, a Londra saremo appena in 25 al via, e quindi ci marcheremo tutti a vista. Mi aspetto una sfida di nervi.

Riuscire a mangiare qualcosa in gara? Perché voi, val la pena ricordarlo, siete un po' i maratoneti delle acque, e durante la gara bisogna pur alimentarsi....
In passato ci mettevamo le bustine di integratori nel costume-body, pronti a ogni evenienza. Ma ormai abbiamo visto che è più comodo rifornirsi direttamente dal pontone, una piccola piattaforma lungo il tracciato dove c'è l'allenatore che ti allunga al volo quel che serve.

Allenamenti? So che lei lavora molto sull'intensità, più che sulla quantità....
Magari! Nel senso che certo il ritmo è fondamentale, ma una ventina di chilometri al giorno me li devo fare per forza.... Quindi niente sconti, anche se apprezzo la sua intenzione di risparmiarmi un po' di fatica: proverò a suggerirlo al cittì e vediamo che ne pensa!

A Ostia, appena vinto l'oro sulla 25 km ai Mondiali 2009, per festeggiare e rilassarsi un po' pensò bene di farsi un bel... bagno in mare con i suoi nipotini? Stavolta le mancherà un po', l'acqua salata?
Confesso che per il mare ho un debole, perché lo sento come il mio elemento naturale. Ma dal punto di vista tecnico, nessun problema. Anzi, arrivasse una medaglia, un altro giretto a nuoto di Hyde Park me lo farei davvero volentieri!

Dopo Roma 2009, festeggiò all'Olimpico prima di una gara casalinga della Lazio, di cui è tifoso: magari quest'anno si potrebbe fare il bis....
Per ora neppure ci penso. E neppure sono riuscito a dedicare il tempo che avrei voluto alla nuova Lazio di Petkovic. Ho in testa solo cinque cerchi e un podio, da raggiungere bracciata dopo bracciata.

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