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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2012 alle ore 08:50.

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L'ultimo impegno ufficiale della Nazionale di volley maschile non è andato benissimo, anzi. La squadra guidata dal ct torinese Mauro Berruto, da circa 14 mesi al timone dell'Italia, si è piazzata all'11° posto nella classifica finale della World League. Sette sconfitte in 12 gare, con 3 ko rimediati sia dalla Francia sia dagli Stati Uniti. L'epilogo ha avuto luogo il 1° luglio negli Usa. Italia avanti 2 set a 1, poi il crollo e la fine dell'avventura con le migliori formazioni al mondo. I vice-campioni d'Europa non erano mai andati così male in World League. Colpa degli infortuni, colpa della sfortuna, «colpa di come è stata organizzata la manifestazione», ha fatto sapere Berruto. «Non era uguale per tutti, alcuni hanno avuto un periodo di riposo per preparare le finali. Altri no, anzi ci arrivavano direttamente da Dallas, non c'erano le stesse condizioni per tutti». Episodio da dimenticare, comunque la si voglia guardare. Perché tra poco meno di due settimane è tempo di Olimpiadi e l'Italia vuole rimanere a Londra il più a lungo possibile, parola del suo commissario tecnico. «Questa è una Nazionale che punta al podio. Lo sappiamo noi e lo sanno gli avversari», ha detto Berruto alla Gazzetta dello Sport qualche giorno fa. Anche perché nelle ultime 4 edizioni dei Giochi gli azzurri hanno raggiunto traguardi decisamente importanti. Sul podio, o appena sotto.

Argento ad Atlanta '96 e ad Atene 2004, bronzo a Sydney 2000 e quarti a Pechino 2008. L'Italia della pallavolo maschile parte sempre da favorita quando scende in campo per una medaglia olimpica, lo dicono i numeri. Non è un caso che da più di vent'anni il tricolore sventoli sopra tutti gli altri nelle più importanti competizioni internazionali (Olimpiadi, World League, Mondiali, Europei). Sebbene non siano mancati i momenti di flessione (vedi il 10° posto agli Europei 2009 in Turchia), che non hanno fatto altro che caricare a dovere i giocatori per l'impegno successivo.
Al rientro dagli Stati Uniti per la World League, Berruto ha stretto la squadra intorno a sé per alcuni giorni di "collegiale" a Modena, che è stata interrotta soltanto in occasione della visita degli azzurri alle cittadine della zona più colpite dal sisma. Al termine del raduno, il ct azzurro ha svelato i nomi dei 12 giocatori che lo seguiranno a Londra.

Tra loro, vi sono 8 esordienti assoluti alle Olimpiadi e 3, come dire, pluriripetenti. Ecco la lista completa. Centrali: Birarelli, Fei, Mastrangelo. Palleggiatori: Travica e Boninfante. Liberi: Bari e Giovi. Opposto: Lasko. Schiacciatori: Papi, Parodi, Savani e Zaytsev. Per Birarelli, si tratta della seconda edizione a cinque cerchi. I veterani sono invece Mastrangelo, Papi e Fei, che giocheranno la loro quarta Olimpiade. Un pezzo di storia del volley made in Italy, forse di più.
«L'obiettivo non è partecipare, ma arrivare in fondo. Con questo criterio ho deciso di portare una squadra che non ha in tutti i ruoli un ricambio designato. La scelta dei due liberi? È una opportunità nuova per questa Olimpiade che proveremo a sfruttare».

Berruto spiega le ragioni delle sue mosse. Vuole fortissimamente giocarsi fino in fondo le chance di arrivare sul podio. E per fare bene a Londra, sarà necessario partire con lo spirito giusto da subito. Perché la prima avversaria del girone olimpico è da bollino rosso: la Polonia, fresca vincitrice della World League. La squadra di Kurek, Bartman, Mozdzonek e Ignaczak. Una corazzata, una formazione solidissima e pronta a puntare sempre più in alto. Due le amichevoli in programma da qui alla partenza per il villaggio olimpico per provare gli schemi da proporre contro i polacchi: il 20 a Monza e il 21 a Modena, doppia sfida contro la Serbia. L'incasso della partita che si giocherà in Emilia sarà interamente devoluto per la ricostruzione degli impianti sportivi della Bassa.

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