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Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2012 alle ore 22:18.
L'ultima modifica è del 31 luglio 2012 alle ore 12:57.

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Stesso refrain già sentito anche da Federica Pellegrini, la star piombata nel gruppo degli sprinter agli ordini di Claudio Rossetto dopo l'ennesimo cambio di allenatore e di vita per la regina dell'acqua. «Adesso serve parlare e ci sarà una resa dei conti - aggiunge Magnini - ho 30 anni, nuoto da 22: so quando sto da Dio e quando sto di m... Non voglio criticare nessuno, tanto meno il mio allenatore, ma non è stato fatto tutto per correggere queste mancanze. Ho sbagliato anch'io a non calcare di più la mano sentendo che non andavamo. E qui siamo arrivati non in condizione. È un peccato perché si buttano via quattro anni così».

In serata Magnini ha parzialmente corretto il tiro. «L'atleta - ha detto - è sempre protagonista della propria vita. Ma per il rapporto che ho con Claudio Rossetto posso permettermi di dire che abbiamo sbagliato preparazione. Detto ciò, c'è fiducia nello staff e continueremo insieme. A gennaio gli ho detto che le mie sensazioni erano negative e che dovevamo trovare una soluzione, siamo andati avanti ma alla fine il risultato è stato deludente. Castagnetti diceva che quando si nuota bene, si nuota bene in tutte le gare».

Secondo Magnini non ci sono problemi all'interno del gruppo: «Siamo amici, c'è fiducia nello staff e continueremo insieme. L'arrivo di Federica (Pellegrini, ndr) è stato un piacere. Io mi lamento sempre ma do sempre il massimo. E se il massimo è 49'' non posso essere soddisfatto. Rossetto lo ringrazierò sempre e con lui proseguirò la mia carriera».

Il j'accuse del due volte campione mondiale dei 100 piomba dritto nel cuore dell'Italnuoto: Magnini ha detto chiaramente che si portano a esempio gli Usa «ma lì non contano solo gli atleti, ma lo staff. Noi abbiamo fatto, ma non è venuto fuori nulla». «Qualcosa non ha funzionato - ha replicato Rossetto, chiamato a giustificare le prestazioni soprattutto dei suoi atleti - i ragazzi non sono in condizione. Penso di aver capito perché: abbiamo rischiato molto per tirare fuori tutto quello che avevano, e siamo finiti oltre, mettendo il piede nel posto sbagliato. Rischiare significa spingere al massimo e portarli al limite. Non ho rimpianti sul lavoro, ma su come è finita. Filippo? Si sa parla un po' troppo a caldo: da dieci anni seguo la velocità e i risultati sono sempre arrivati». Quanto a Fede tra le righe Rossetto fa capire che il suo arrivo «è stato un aggravio di lavoro per me: lei necessita di attenzione e concentrazione e questo può aver inciso».

Il sipario sui Giochi dell'acqua non è ancora calato, e l'Italia sembra già alla resa dei conti.

Per Phelps è record assoluto di medaglie alle Olimpiadi
Gli Stati Uniti hanno conquistato l'oro olimpico all'Acquatics Centre di Londra nella staffetta 4X200 stile libero. Il quartetto composto da Ryan Lochte, Conor Dwyer, Ricky Berens e Michael Phelps ha battuto Francia e Cina. Phelp, che poco prima si era assicurato l'argento nei 200 farfalla, alle spalle del sudafricano Le Clos, ha ottenuto così il record assoluto di medaglie conquistate alle Olimpiadi, 19. Il campione di Baltimora, 8 medaglie d'oro a Pechino 2008 (battuto il precedente record di sette ori di Mark Spitz a Monaco '72), ha raggiunto e sorpassato la ginnasta russa Larisa Semenovna Latynina, che conquistò 18 medaglie in tre Olimpiadi, tra il 1956 e il 1964.

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