Il non ancora diciottenne Gregorio "Greg" Paltrinieri è l'ultima speranza per l'Italnuoto di non tornare con il medagliere a secco dall'Acquatics Center. Il campione europeo della maratona in piscina, i 1500 metri sl, è entrato in finale con il quarto tempo ai Giochi: da minorenne insegue la medaglia così come Federica Pellegrini, che ad Atene si prese l'argento nei 200 sl da 16enne.

Ha messo in atto la sua tattica annunciata «parto, vado in fuga e gestisco il vantaggio» in una gara dove ha viaggiato in solitario per poi controllare nell'ultima vasca e chiudere di poco superiore al suo record italiano dell'oro europeo di Debrecen (14'48"92): un buon 14'"50"11. L'emiliano di Carpi, terra di altri maratoneti non d'acqua, si presenta con la terza prestazione mondiale stagionale (14' 48" 92) alla sua prima Olimpiade con l'obiettivo massimo di giocarsi sabato un secondo posto dato che il gradino più alto è riservato all'irraggiungibile cinese Sun Yang, il più veloce in batteria.

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Greg, la faccia pulita del nuoto italiano

Gareggerà anche per le zone emiliane colpite dal sisma: la sua casa è inagibile tanto che i genitori si sono trasferiti a casa della nonna.
Si allena al centro tecnico di Ostia con Morini e Gabriele Detti, che finora non sono stati toccati dalle polemiche sulle preparazione sbagliata della squadra azzurra.

A proposito della velocità sono out anche le staffette 4x100 misti a conferma della disfatta di squadra: si sa che le staffette sono il termometro dello stato di salute complessivo al di là delle individualità. Comunque a detta di Paltrinieri le polemiche che imperversano non lo toccano: «cerco di non pensarci, non mi interessa il pensiero degli altri, io ho fatto la mia gara, gareggio per me e oggi pensavo solo a qualificarmi». L'obiettivo minimo è raggiunto salverà l'Italnuoto dal triste primato di zero medaglie a Londra 2012?

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