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Questo articolo è stato pubblicato il 09 agosto 2012 alle ore 12:09.

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Belle e brave. Perché altrimenti alle Olimpiadi non ci sarebbero arrivate. Londra è invasa dalle telecamere che trasmettono in tutto il mondo il talento e la bellezza di diverse protagoniste dei Giochi. Che spesso fanno una fatica del diavolo per dimostrare di essere davvero all'altezza della situazione.

"Ma come – dicono in coro – noi siamo venute qui per vincere una medaglia, non per fare le sfilate". E' la solita storia della donna che deve battersi per affermare il diritto inalienabile alla sostanza. In questa direzione, va letto lo sfogo di Lori "Lolo" Jones, 30enne specialista statunitense nel salto degli ostacoli, che dopo aver visto sfumare il traguardo di una vita nella finale dei 100 metri si è sfogata in diretta al Today show, noto programma della Nbc.

"Lavoro sei giorni alla settimana, da quando ero un'adolescente, per una gara che dura 12 secondi e tutto quello che i giornali sanno fare è chiamarmi la Anna Kournikova della pista. Ho il record americano, ho vinto due titoli mondiali indoor, sono qui a lottare per il mio Paese". Come dire, non l'ha presa benissimo. Eppure, se fa capolino sulle pagine dei giornali di tutto il pianeta è soprattutto perché è un'atleta vera, tra le più brave di sempre nel saltare gli ostacoli a piena velocità. Lei è a Londra perché aveva i numeri per esserci. Certo, è pure molto carina. Ma vogliamo fargliene una colpa? E ancora, possibile che se la prenda se la stampa la accomuna alla Kournikova, ex tennista russa dal braccio di fuoco e dalla chioma fluente?

"La bellezza salverà il mondo", diceva Dostoevskij, ma aiuta e non poco anche il conto in banca. Perché la pubblicità premia il talento degli sportivi, certo, ma pure la loro avvenenza. Fioccano i contratti e le proposte, aumenta la popolarità e di conseguenza il flusso di banconote che raggiunge le casse degli atleti belli e bravi. Federica Pellegrini è una delle celebrità del nuoto italiano. Ha vinto tutto quello che c'era da vincere, in Italia e nel mondo. Vero, ha steccato le ultime Olimpiadi, ma la classe e le capacità non possono essere messe in discussione. Bene, la regina della vasca ha sfruttato la sua popolarità e il suo fascino per mettere la firma su contratti milionari. Come si diceva, bella e brava. E pure ricca. Un trittico straordinario, altro che dispiacere.

L'approccio della Pellegrini è assai comune tra le stelle di Londra 2012. Che sono tante e non hanno alcuna intenzione di seguire le rimostranze della Jones. Perché vincere alle Olimpiadi non ha eguali, è una soddisfazione senza limiti. Ma pure ricevere proposte d'affari non dispiace. Per un sorriso, uno sguardo accattivante. L'uomo si convince con poco, è cosa nota.

Lo sanno bene Maria Sharapova, fuoriclasse del tennis, numero 2 del ranking mondiale; Mari Paraiba, pallavolista brasiliana che ha detto sì a un servizio senza veli su Playboy; Fatima Moreira de Melo, hockeista su prato olandese di padre portoghese; Melanie Adams, saltatrice in alto australiana, che non sarà una fenomeno nella sua disciplina, epperò si diverte e non poco a farsi ritrarre in pista in pose tutt'altro che sportive; Antonija Misura, cestista croata che ha preferito la carriera con la palla a spicchi a quella con i tacchi, un prodigio della natura in materia di bellezza; Zsuzsanna Jakabos, nuotatrice magiara di 23 anni che è già stata ribattezzata "la principessa di Londra", secondo alcuni è una delle atlete più belle al mondo; Niki Gudex, 34enne fuoriclasse australiana della mountain bike che lavora come modella e grafica pubblicitaria; Leryn Franco, "miss giavellotto", bellissima paraguayana che ha chiuso la sua gara al 34° posto ma che è stata tra le più fotografate tra le colleghe in pista.

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