Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 agosto 2012 alle ore 23:06.
L'ultima modifica è del 10 agosto 2012 alle ore 13:29.

My24

Il Settebello è in finale alle Olimpiadi di Londra. L'Italia della pallanuoto maschile ha sconfitto per 9-7 la Serbia in una partita dura e ben giocata dagli azzurri e ora affronterà la Croazia di Ratko Rudic nella sfida che assegna la medaglia d'oro. I croati hanno sconfitto in semifinale il Montenegro per 7-5 alla Water Polo Arena. La Croazia torna in finale alle Olimpiadi per la prima volta da Atlanta '96, dove conquistò l'argento. L'Italia della pallavolo maschile, invece, si ferma in semifinale. Gli azzurri sono stati sconfitti dal Brasile per 3-0 (25-21, 25-12, 25-21). L'Italvolley giocherà la finale per il bronzo contro la Bulgaria. Il Brasile affronterà la Russia nella finale per il gradino più alto del podio olimpico.

Nella boxe Vincenzo Mangiacapre è stato sconfitto in semifinale nella categoria dei superleggeri (64 kg) e ha conquistato così la medaglia di bronzo. Il pugile italiano, originario di Marcianise è stato eliminato dal cubano Iglesias per 15-8 (3-2, 7-4, 5-2 i parziali). Nel match successivo Clemente Russo è volato in finale per la medaglia d'oro nella categoria 91 kg. L'azzurro ha battuto in semifinale l'azero Teymur Mammadov.

In serata Mauro Sarmiento ha conquistato il bronzo nel taekwondo, categoria -80 kg. L'azzurro ha sconfitto nella finale per il terzo e quarto posto l'afghano Nesar Ahmad Bahawi per 4-0. Sarmiento sale così sul podio olimpico per la seconda volta consecutiva dopo l'argento conquistato a Pechino quattro anni fa. Per l'Italia è la ventunesima medaglia in questa edizione dei Giochi: per ora 7 ori, 6 argenti e 8 bronzi.

di Dario Pelizzari
Oggi l'Italia fa a pugni. Tre pugili tricolori saliranno sul ring di Londra 2012 per vincere la sfida che vale un posto tra i migliori dei Giochi. Clemente Russo, il gigante buono, Roberto Cammarelle, il tornado di Milano, e Vincenzo Mangiacapre, l'esordiente che sfida i grandi con l'irruenza e l'ardire di chi vuole diventare grande e subito. Eccoli gli azzurri che possono regalare altre medaglie al nostro Paese. In uno sport, il pugilato, che alle Olimpiadi ci ha spesso riconosciuto parecchie soddisfazioni.

Per capire più da vicino cosa dobbiamo aspettarci dai tre incontri in programma, abbiamo chiesto assistenza al numero 1 del pugilato italiano, un'istituzione, meglio, una leggenda del ring di casa nostra che quando menava le mani con i guantoni erano guai per tutti, Nino Benvenuti. L'ex pugile, oro a Roma 1960 e due volte mondiale Wbc e Wba, è a Londra con la Rai. Tempo qualche ora (Mangiacapre combatte alle 15,30) e lo ascolteremo in diretta tv.

Benvenuti, come la vede la triplice sfida per andare in finale?
Sarà un'impresa difficile, molto difficile. Perché i nostri pugili sono un po' stanchi e dovranno vedersela con avversari di alto livello. Cammarelle soffre di un mal di schiena che in questi giorni si è riacutizzato. Non è al massimo della condizione. Russo è penalizzato in partenza dai giudici perché combatte in modo un po' scorretto. Trattiene, colpisce fuori tempo. Insomma, è un aggressivo che non sempre si muove nei limiti del concesso e del regolamento. Mangiacapre è la sorpresa della squadra azzurra. Quello che non aveva titoli importanti, ma che ha dimostrato, con un pugilato inizialmente molto criticato - mani troppo basse, troppo aperto - di essere in grado di mettere in difficoltà quelli che erano favoriti contro di lui. Nei quarti, è successo con il kazako Yeleussinov, che si è trovato a disagio a combattere con un avversario che gioca al limite...

Damiani ha detto che il modo di tirare pugni di Mangiacapre ricorda quello di un certo Benvenuti...
Non direi proprio, non sono d'accordissimo. Anzi, lo sono per un solo aspetto, il tempismo, che probabilmente è la parte più importante. Quello che gli dà la possibilità di anticipare l'avversario e quindi di portarsi avanti. Per il resto no, io combattevo in modo più classico, fuori il sinistro, destro alto...

Si sbilanci. Dovesse scommettere un caffé sul passaggio del turno dei tre pugili, su chi punterebbe?
Beh, io direi Mangiacapre. Poi, Russo e infine Cammarelle.

Pare che per Damiani, tecnico della squadra azzurra a Londra 2012, sia l'ultima Olimpiade. Ha detto di dire basta un altro grandissimo della boxe italiana...
Damiani ha avuto a che fare con i migliori. Non solo sul ring, ma anche nelle palestre, come allenatore. Porta con sé un bagaglio di esperienze che ha saputo trasmettere ai suoi ragazzi. E l'ha sempre fatto in maniera serena e tranquilla. Senza urlare, perché Damiani è una persona dolce. Ha dato il meglio di sé.

Londra 2012 non è Roma 1960, come è cambiato il pugilato in questi anni?
Si è senza dubbio molto evoluto. E' cambiato, non è più quel pugilato fatto di linearità come era ai miei tempi. Oggi, oltre ad essere tecnici, i pugili sono anche molto più preparati fisicamente. Più forza e potenza e un po' meno tecnica, ecco la boxe di oggi

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.