Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 19 aprile 2011 alle ore 06:42.
Il commissario europeo all'Energia, Günther Öttinger, scrive preoccupato al ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, contestando la politica italiana sull'energia rinnovabile. I dipendenti delle aziende dell'energia pulita, e soprattutto del fotovoltaico, scioperano a sostegno del settore. Ma l'industria del cemento protesta: i nuovi ritocchi della bolletta elettrica dovuti anche agli incentivi alle fonti rinnovabili di energia pesano sui costi di produzione.
Una prima bozza del decreto sugli incentivi sarebbe stata presentata ieri (presentata ma non consegnata) durante un incontro tecnico con le Regioni, in vista della conferenza unificata Stato-Regioni. La principale novità è che fino al 2013 gli incentivi al fotovoltaico avrebbero una riduzione modesta per i piccoli impianti fino ai 200 chilowatt di potenza, ma un taglio più sostenuto per le centrali solari più grandi. Poi si passerebbe a un incentivo modellato sull'esperienza tedesca, legato all'andamento dei costi.
Nella lettera di Öttinger a Romani, due pagine mandate da Bruxelles il 15 aprile, il commissario europeo invita il governo italiano a stare attento non compromettere gli investimenti nel settore delle rinnovabili, investimenti che potrebbero essere messi in discussione dal nuovo decreto, e invita a rendere trasparenti gli obiettivi italiani al 2020 con incentivi chiari e stabili.
In particolare, Öttinger teme per la frenata al fotovoltaico, che va a compromettere gli investimenti in corso e non solamente a livello italiano. Secondo il commissario, gli uffici di Bruxelles sono stati «contattati da un numero elevato di operatori a proposito delle riforme ai sistemi di incentivi» che «compromettono direttamente o indirettamente investimenti in corso», «sollevano serie preoccupazioni tra gli investitori» e «destano la mia preoccupazione».
L'Italia, scrive Öttinger, «è tenuta a raggiungere la quota del 17% dei consumi finali lordi di energia da fonti rinnovabili entro l'anno 2020. Come indicato nel piano d'azione nazionale per le energie rinnovabili».
Per questo motivo, conclude, «risulta fondamentale che il governo italiano crei quanto prima un quadro interno d'incentivazione chiaro, stabile e prevedibile per garantire lo sviluppo delle rinnovabili, senza correre il rischio che i necessari investimenti privati siano rimandati e diventino più costosi, ostacolando così il raggiungimento del suddetto obiettivo».
La lettera anticipa di pochi giorni la manifestazione sindacale indetta da Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil per domani alle 11 a Roma di fronte al ministero dello Sviluppo economico, in via Molise, e quella indetta nel pomeriggio da Sos Rinnovabili di fronte alla Camera dei deputati in piazza Montecitorio, alla quale hanno già aderito la Legambiente, Greenpeace, i dipietrini di Italia dei valori e i verdi. Alla contestazione organizzata dal sindacato (in Italia si stimano 120mila addetti del settore, compreso il vastissimo indotto) si affiancano anche gli imprenditori.
Ma se molti sollecitano un ritorno forte degli incentivi al settore, e soprattutto una certezza normativa, c'è chi teme gli effetti dei sussidi. L'Aitec peri ha sottolineato che il peso degli aiuti alle fonti rinnovabili, e soprattutto quelli assai generosi al fotovoltaico, può rappresentare un rischio alla competitività con 20 milioni di euro in più nella bolletta elettrica del settore cementiero italiano.
Una ventina di giorni fa, quando è stato aggiornata come ogni due mesi la bolletta elettrica, l'Autorità dell'energia ha approvato una delibera che aumenta nelle bollette la voce che va a pagare vari oneri, tra i quali anche gli incentivi alle fonti rinnovabili di energia. Questa voce della bolletta della corrente si chiama "componente A 3" ed è pagata da tutti i consumatori di energia (sia famiglie sia aziende).
«Dietro un aumento di pochi centesimi di euro al chilowattora – secondo le valutazioni dall'ufficio studi dell'Associazione italiana tecnico economica del cemento (Aitec) – si nasconde una vera e propria stangata per il settore cementiero, quantificabile in 20 milioni di euro per l'anno 2011, pari a quasi 5 euro per ogni megawattora consumato».
Questo aggravio di costo si aggiunge a quello già registrato nel primo trimestre 2011 per il dispacciamento e la distribuzione dell'energia. Si arriva così ad oltre 6 euro di rincaro per mille chilowattora rispetto alla media dei consumi del 2010, che fanno impennare di un euro il costo di produzione di ogni tonnellata di cemento. Tra i settori cosiddetti “energivori”, quello del cemento è tra i più colpiti in assoluto da quest' aumento, un prelievo che incide profondamente sulla competitività delle cementerie italiane, già penalizzate dalla difficoltà di accedere a combustibili alternativi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Ultimi di sezione
-
APP AND ENTERTAINMENT
Ecco le migliori app per organizzare le vacanze last-minute
di Anna Volpicelli
-
nova24
Startup, la mappa delle regioni che hanno ricevuto più finanziamenti dal Fondo Pmi
di Luca Tremolada
-
TREND
Effetto Grecia anche su Google: vacanze e crisi sono il tormento degli italiani
-
Gadget
I Google Glass cambiano faccia: arriva la Enterprise Edition?
-
DIGITAL IMAGING
Fotografia: ecco le migliori app per i professionisti dell'immagine - Foto
di Alessio Lana
-
la app della discordia
UberPop sospeso anche in Francia. E ora in Europa è fronte comune
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Frontiere
- Le 10 aziende pioniere della nuova energia secondo Bloomberg
- Solar Impulse, l'aereo solare farà il giro del pianeta nel 2015. Ecco come funziona
- Lo sviluppo delle rinnovabili passa per i sistemi di accumulo
- L'efficienza energetica si impara a scuola
- Che città sognano i liceali? Smart bus e auto elettriche, idee per nuove app
Business
- Utility, la Borsa spinge verso il riassetto
- Energia dal vento, gli imprenditori: «Pochi anni e sarà la più economica»
- Energia, il risparmio nel mercato libero non è scontato
- Google investe 12 milioni di dollari sul fotovoltaico in Africa
- Il Brasile "nuova frontiera" delle rinnovabili. Boom della fiera EnerSolar+ Brasil: +290% di adesioni
Normativa
- Fotovoltaico, le imprese del settore: no a norme Ue incerte e dazi retroattivi import Cina
- La Ue impone la registrazione dei pannelli solari cinesi
- Il Fisco agevola la produzione di energia verde per usi domestici
- Sul nucleare golden share al governo. Certificati verdi più difficili per le rinnovabili
- Il fotovoltaico in Italia ha una potenza di 17 GW e dà lavoro a 100mila. Quale futuro senza incentivi?
Risparmio
- L'efficienza energetica sarà sempre più una questione di software
- Risparmiare sulla bolletta del gas? Si può, ma attenzione alla classe energetica
- La tecnologia italiana produce il caldo (e il freddo) a costo zero per gli edifici
- Come risparmiare energia in dieci mosse
- I rifiuti combustibile per l'industria