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Questo articolo è stato pubblicato il 22 ottobre 2011 alle ore 10:04.

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13.08. Nel suo intervento accalorato il presidente dell'associazione Amici della Bpm, Dall'Asta, cita sin dall'inizio il fondo di Plus24, il settimanale di finanza e risparmio del Sole 24 Ore in edicola oggi che dedica il servizio di copertina di quattro pagine alla situazione del sistema delle banche Popolari italiane.

13.04: parla Davide Meali
"Assoinsieme si augura che chi oggi prevarrà si faccia carico
di rappresentare tutti e di unire le anime di Bpm nel piano di rilancio della banca nel rispetto dei valori e della sua tradizione" ha dichiarato Davide Meali, presidente dell'associazione che rappresenta i pensionati di Bpm e che ha lasciato liberta' di voto ai propri iscritti.

13.00. Il presidente Massimo Ponzellini ha annunciatoi primi quattro interventi: Davide Meale presidente Assoinsieme che rappresenta i pensionati; Alessandro Dall'Asta, presidente dell'Associazione Amici della Bpm; Matteo Arpe candidato a consigliere delegato dalla lista Fabi-Fiba; Andrea Bonomi, numero uno di InvestIndustrial e candidato alla presidenza del cdg dalla lista Amici di Bpm. Scendono, quindi, in campo anche Arpe e Bonomi nei discorsi pre voto per il consiglio di sorveglianza.

Ore 12.45. Parla Filippo Annunziata, che contende a Messori la presidenza del consiglio di sorveglianza. Annunziata punta sull'identità di Bpm e sul ruolo dei dipendenti. "Vogliamo una banca dalla forte identità e l'identità è la nostra - scandisce - Vogliamo costruire una casa comune in cui speriamo di avervi tutti con noi". Ribadisce inoltre l'importanza del piano industriale messo a punto dal dg Enzo Chiesa: "Sarebbe sbagliato affidare la realizzazione di quel piano solo a persone che non conoscono la banca, la sua storia e la sua tradizione. La nostra lista crede in quel piano perché lo conosce meglio di qualsiasi altra lista esterna". Ora via al dibattito.

Ore 12,36: è l'ora di Messori
Il terzo intervento è del capolista della lista presentata dai sindacati Fabi-Fiba, Marcello Messori, che ricorda come i candidati da lui guidati sono giuristi e professionisti che potranno garantire l'indipendenza del consiglio di sorveglianza. Messori si dice «sicuro che l'assemblea darà alla lista che guido la maggioranza», ma ricorda che «anche in questo caso non saremo sufficienti per nominare il consiglio di gestione, dato che saranno necessarie maggioranza qualificate». «Se non abbiamo dato indicazioni concrete sulla composizione del Cdg - spiega - è per la considerazione per le regole, che siamo felici di rispettare. Ho chiesto una disponibilità di principio a Matteo Arpe per l'ingresso nel Cdg e lui me l'ha data - aggiunge - il che non significa la certezza che sarà un membro del consiglio di gestione. Questo atteggiamento giustifica in che senso la mia lista voglia introdurre elementi di cambiamento in Bpm».

Ore 12,30: Lonardi e il futuro di Bpm
È il momento di Piero Lonardi, presidente del Comitato soci non dipendenti e capofila della lista numero 2. Lonardi rilancia le sue recenti accuse definendo «certamente viziata» l'elezione del consiglio di sorveglianza. «Ho ottenuto il libro soci quando era scaduto il termine per il ritiro dei biglietti assembleari - ha attaccato - Parto con un handicap. Il Comitato soci non dipendenti parte svantaggiato». Lonardi mette anche in guardia sul futuro della Bpm: secondo lui «questa cooperativa probabilmente ha i mesi contati».

Ore 12,13: arrivano Arpe e Bonomi
La presentazione delle liste di candidati per il consiglio di sorveglianza della Bpm avviene sotto gli occhi degli investitori indicati per un futuro ruolo nella gestione. Si sono infatti accomodati in platea Andrea Bonomi, in predicato di assumere la presidenza del consiglio di gestione in caso di vittoria della lista Annunziata, e Matteo Arpe, futuro consigliere delegato se si affermerà la lista Messori.

Ore 12,12: Lonardi e le fratture del fronte dei dipendenti
Il secondo intervento è quello di Piero Lonardi, che guida la lista dei soci non dipendenti. «Il fronte dei dipendenti, che si è colpevolmente fratturato, era abituato agli scontri interni all'Associazione degli Amici di Bpm, ma quando uscivano da quell'ambito l'aggregato dei dipendenti si presentava compatto e gli ho sempre riconosciuto il merito di dare stabilità alla banca» ha dichiarato Lonardi, aggiungendo: «forse l'aggregato dipendenti ha l'ambizione ora di fare la maggioranza e l'opposizione».

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