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Ore 10,33: il duro intervento di Lonardi (presidente comitato soci)
Piero Lonardi, presidente del Comitato soci non dipendenti di Bpm, interviene segnalando che essendo consigliere di amministrazione di Bpm ritiene tendenziosa la posizione assunta dalla banca nel rifiutare e respingere la richiesta di intervento alla magistratura civile da parte del Comitato. «Non avete convocato il cda per decidere questa risposta al nostro Comitato, dunque la ritengo una risposta di una parte ma non della Banca», dice Lonardi, che spiega che la richiesta di ottenere l'elenco dei soci con urgenza ex articolo 700 codice di procedura civile è stata avanzata anche in passato. «Il giudice aveva detto di trasmetterci il libro soci in formato precedentemente elettronico», dice Lonardi, invece ci avete passato 17mila pagine in formato cartaceo «con un dispettuccio un po' infantile che si dimostra di breve respiro, l'esatto adempimento prevedeva il supporto informatico».
Parlando dello statuto, «arrivato improvvisamente dopo che ci hanno lavorato in tanti, Banca d'Italia, forse Mediobanca, forse qualche candidato qui presente, è stato approvato il 27 settembre da maggioranza dei consiglieri di amministrazione presenti, 11 su 18, mentre una settimana prima le minoranze e l'Associazione Amici hanno presentato uno statuto diverso che inseriva regole che avrebbero permesso di superare i rilievi della banca d'italia tra cui «i condizionamenti delle sigle sindacali» sull'organo consigliare e sulle decisioni riguardanti questioni strategiche. Banca d'Italia l'ha fatto presente ma tutti si sono dimenticati che nel nostro Cda già funzionava di fatto il duale perché l'Associazione Amici condizionava di fatto il Cda. Allorta la minoranza ha presentato in Cda questa posizione che è stata battuta 7 contro 11 senza alcuna motivazione. Siamo andati in Banca d'Italia a presentare le nostre proposte ma sono state rifiutate, ora la Banca d'Italia invece di introdurre regole certe punta a un sistema duale che è un obrobrio, tutti sanno che non funziona, ma tutti sanno che qui serve per il passaggio a quella che sarà un'altra forma societaria. La sovranità della cooperativa purtroppo non c'è più perché siamo nelle mani di altri per l'aumento di capitale a causa di comportamenti errati che sono continuati nel tempo». Ponzellini richiama Lonardi al rispetto dei tempi, ma Lonardi continua e spiega che col duale «è stato introdotto un sistema che discrimina i soci tra quelli di serie A, B e C. Purtroppo però c'è la pistola puntata alla tempia per costringerci a votare questo statuto, o c'è democrazia o qualcuno proverà a sfilarci la banca a dispetto di tutti i soci e i dipendenti». Applausi finali.

Ore 10,17: l'attacco di Zucconi agli "Amici"
Adriano Zucconi, socio dipendente di Bpm, lancia un pesantissimo attacco all'Associazione Amici per le distorsioni nella gestione delle promozioni del personale, i conflitti di interesse che questa operazione, continuata negli anni, ha causato alla governance della banca. Zucconi spiega che l'ìistituto deve tornare alla gestione del passato quando la commistione tra sindacati interne e gestione del personale non esisteva e non causava i problemi di gestione e di immagine che hanno portato la Banca popolare di Milano alle difficoltà attuali. Applausi dalla platea alla termine del suo intervento.

Ore 10,09: Borlenghi contrario al duale
Il presidente Ponzellini dà il via al dibattito sulla parte straordinaria sul rinnovo della governance col passaggio al sistema duale. Primo socio chiamato a parlare Franco Borlenghi, quattro minuti ciascuno. Borlenghi non comincia perché non trova le carte. Commento di Ponzellini: «Usti varda che giro devono fare» per salire sul palco a parlare al microfono, «ci dispiace per il giro lungo». Emozionato il socio Borlenghi inizia a parlare ma va fuori tema parlando di liste, Ponzellini lo richiama a restare in tema. Borlenghi cita il fatto che nemmeno il notaio Marchetti che verbalizza si è dichiarato pubblicamente a favore del duale ma spiega che serve a distinguere gestione e controllo. Cita l'introduzione del duale in Mediobanca che però l'ha abbandonato nel 2008 e il fatto che pure il Banco Popolare lo sta lasciando per il monistico. Si dice contrario e cede la parola ad Adriano Zucconi.

Ore 10:inizia il dibattito
Iniziata regolarmente alle 10 l'assemblea della Bpm con l'espletamento delle formalità di rito. Presenti 1698 soci. La banca spiega la sua posizione contraria al ricorso dei soci non dipendenti.

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